Londra 2012: in ricordo di Germano

scritto da il 10 settembre 2012

Sono finite ieri le Paralimpiadi 2012.

In questi giorni, ogni volta che vedevo immagini arrivare da Londra, pensavo al Germano. Lui oggi non c’è più.

Lui a Tokio 1964 vinceva le prime medaglie.

Lui era partito dal Cugnone.

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calcio: oppio dei popoli

scritto da il 7 settembre 2012

La Stampa, Repubblica, il tg di La7…vi siete accorti che si stanno svogendo le Paralimpiadi?

Non vi hanno detto che stiamo vincendo una medaglia dietro l’altra?

E allora, perchè cazzo continuate a parlare solo di quella merda del calcio?

‘fanculo!

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appello per le olimpiadi 2020

scritto da il 9 febbraio 2012

60 atleti di altissimo livello hanno firmato un appello al premier Monti: Caro Monti, sottoscriva l’impegno del Governo per Roma 2020!

60 atleti e, soprattutto, un testimonial d’eccezione di cui riportiamo la foto: Gianni Alemanno!

L’immagine di una città attiva, pronta ai grandi eventi, capace di agire e intervenire tempestivamente, pronta a rimboccarsi le maniche.

Alemanno, un testimonial davvero credibile. A cui, però, non è stato detto che si parla delle olimpiadi estive…

Alemanno con la pala testimonial olimpiadi Roma 2020

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Supermario? Supercoglione!

scritto da il 28 marzo 2011

Da Mario Balotelli una dietro l’altra. Stando a quanto scrive The People, infatti, l’attaccante del Manchester City avrebbe lanciato delle freccette sui ragazzi delle giovanili da una finestra del centro sportivo di Carrington perchè, spiega il domenicale britannico, «si stava annoiando» (laStampa.it).

Se fanno giocare questo deficiente in nazionale, io tifo per gli altri. Fosse anche la finale del mondiale.

 

 

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Centro Gravità Permanente

scritto da il 16 marzo 2011

Oltre 500 metri quadrati di pareti attrezzate, opportunità di tracciare passaggi fino ai massimi gradi di difficoltà, sistemi tecnologici per valutare scientificamente le caratteristiche dei climbers: ecco il Centro Gravità Permanente, laboratorio di studio e sperimentazione dove scienza e tecnologia mettono a disposizione i loro migliori ritrovati a supporto dell’arrampicata sportiva (Ufficio Stampa della Provincia di Trento).

Centro Gravità Permanente – Rovereto from Massimo Sozzi on Vimeo.

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danzando in carrozzina

scritto da il 15 marzo 2011

Danilo Ragona, Luca Paiardi e Giulia Bonomo raccontano la loro esperienza di danzatori in carrozzina.

danzando in carrozzina from Massimo Sozzi on Vimeo.

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LEAP: i nuovi bivacchi alpini

scritto da il 12 gennaio 2011

Il primo sarà installato sul ghiacciaio del Freboudze, nel massiccio del Monte Bianco, il secondo sotto il Naso del Lyskamm, sul Monte Rosa: sono le nuove, e per ora uniche, tipologie ‘hi-tech’ di bivacco alpino, ideate e realizzate da architetti torinesi, in cui si fondono comfort, sicurezza, resistenza, igiene e rispetto dell’ambiente.

Quelle che un tempo erano semplici e spartane capanne di legno o di lamiera, nate per ospitare gli alpinisti di passaggio alle alte quote, ora diventano strutture all’avanguardia riassunte nel progetto Leap (Living ecological alpine pod), creato da Luca Gentilcore e Stefano Testa (con il contributo di Fondazione Crt e Goretex).

La vecchia struttura del Gervasutti sara’ smantellata nell’estate prossima per far spazio a quella nuova, a ‘fusoliera’, con quattro sezioni (unita’ soggiorno/pranzo, unita’ ingresso, unita’ letto e unita’ bagno) e 12 posti letto. Trenta metri quadrati pensati ”per offrire un comfort ottimale, con un’attenzione particolare alla inalterabilita’ delle attrezzature, all’igiene, alla sicurezza”. Il peso complessivo e’ di 2.000 chilogrammi (500 a modulo).

La struttura sara’ costruita a valle, elitrasportata in quota e fissata nella roccia (senza bisogno di fondamenta) in un giorno di lavoro.

Gli arredi sono resistenti e facili a pulire, le finiture delle pareti sono in legno di betulla; le parti ‘imbottite’, spesso causa di problemi di igiene, sono sostituite con reti di fibra ad alta resistenza, inalterabili, ignifughe, idrofughe ed antibatteriche. Per gli amanti del panorama e’ anche prevista una vetrata con vista sulla Val Ferret.

”Il fabbisogno di energia elettrica – aggiunge Gentilcore – e’ generato dalle celle fotovoltaiche con batterie al litio. Gli apparecchi installabili risolvono i bisogni primari: illuminazione, piastra ad induzione per la cottura di cibi, essicatoio, chiamata di soccorso. E’ anche disponibile un sistema dedicato di autodiagnosi e di rilevamento di dati ambientali, con funzione di e-book on line”.

Infine, l’involucro del bivacco e’ studiato per garantire livelli elevati di isolamento e un sistema di ventilazione naturale consente la regolazione dei flussi.

(da Corriere.it e Impermeabile)

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Linea Continua

scritto da il 30 novembre 2010

Continuano le proiezioni del film “Linea Continua”: il cortometraggio realizzato per raccontare l’epopea della famiglia Barmasse, guide e alpinisti da quattro generazioni.

Quattro generazioni un solo “intento”: andar per monti alla ricerca dell’avventura, del nuovo! Questa è la famiglia Barmasse di Valtournenche; montanari, alpinisti, esploratori e guide alpine del Cervino. Linea continua è un passaggio di consegne, una storia raccontata attraverso le immagini di una tradizione di alpinisti esploratori che hanno portato Hervé ad esprimersi su tutti i terreni con prime ascensioni in Pakistan, Patagonia, Cina e sul Cervino, la montagna di casa.

Ed è proprio sulla Gran Becca – così è chiamato il Cervino dai Valdostani- che il 17 Marzo 2010, a distanza di una generazione, padre e figlio si legano assieme per cercare di salire quel Couloir che, dall’Enjambée, precipita per 1200 m verso la base della parete Sud del Cervino. Un vecchio progetto tentato 24 anni prima dal padre Marco ed oggi ripreso dal figlio Hervé. Una via difficile, definita da Giancarlo Grassi, uno dei più forti alpinisti degli anni ’80, come uno degli ultimi grandi progetti logici delle Alpi, ed ancora irrisolti nel 2010.

Info e date le trovate su www.hervebarmasse.com.

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stagione sciistica 2010/2011

scritto da il 22 novembre 2010

E’ previsto tra una settimana l’avvio della stagione dello sci in Valle d’Aosta, sulle montagne piu’ alte delle Alpi. L’apertura degli impianti e’ in calendario il 26 novembre nel comprensorio del Monterosa Ski, il giorno seguente a Pila, La Thuile e Courmayeur, mentre a Cervinia si scia gia’ dal 30 ottobre.

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Le mafie nel pallone

scritto da il 26 ottobre 2010

Credete davvero che il calcio sia lo sport più bello del mondo?

Forse dovreste cominciare a svegliarvi…

«Riciclaggio di soldi mediante sponsorizzazioni, partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome, il grande affare del mondo ultrà, le “mani” sulle scuole calcio. Più di 30 clan direttamente coinvolti o contigui censiti nelle principali inchieste riguardanti le infiltrazioni mafiose ed i casi di corruzione nel mondo del calcio. E alla spartizione della torta il gotha della mafia, dai Lo Piccolo ai Casalesi, dai Mallardo ai Pelle, dai Misso alla cosca dei Pesce e Santapaola.

In libreria “Le mafie nel Pallone” il libro inchiesta del giornalista Daniele Poto edito da Ega, Edizioni Gruppo Abele con la prefazione di Gianni Mura e realizzato in collaborazione con Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie.

E’ il primo tentativo in letteratura di sistematizzare l’enorme influenza del sistema delle mafie nazionali ed internazionali nel grande e spesso equivoco affare che è il calcio.

Una fotografia inedita e aggiornata sull’esistente, una descrizione dell’intreccio calcio- mafie attraverso il racconto di casi particolari che coinvolgono l’intera penisola: dal Lazio alla Sicilia passando dalla Basilicata, Campania, Puglia e Calabria. “Una cosa è innegabile- scrive il giornalista Gianni Mura nella prefazione-dove c’è un pallone, uno stadio, una squadra di calcio ci sono soldi. Molti, moltissimi soldi. Ma il pallone è anche uno strumento di consenso e di potere. Basterebbe una sola di queste tre presenze per attirare le mafie, come il miele attira le mosche. Questo libro ha memoria perché racconta storie dimenticate ed ha coraggio perché fa nomi e cognomi”.

Il libro inchiesta di Daniele Poto fotografa un affare silenzioso ed invisibile che tranne rare e poche eccezioni non ha trovato spazio nei rapporti della “Direzione antimafia” degli ultimi tre anni, lungo centinaia di pagine di approfonditi report. E’ proprio questa “assenza” la miglior prova della necessità di accendere i riflettori sul mondo illecito del pallone.

Daniele Poto, giornalista sportivo dal 1973, ha lavorato nella redazione di Tuttosport e oggi collabora con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie» (da La voce libera n° 67).

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11 contro 3700

scritto da il 12 luglio 2010

Non sempre la superiorità numerica vince: nell’apertura del tg di regime, anche detto Tg1, 11 giocatori che vincono un mondiale battono i 3700 esuberi della Telecom.

A proposito di Telecom, tra i 3700 esuberi spero siano previsti anche quelli della Hunziker e Travolta (non mi ricordo più dove l’ho letta, ma vale la pena ricordarla!)…

Invece, fossi al posto degli spagnoli, non esulterei così tanto: anche noi 4 anni fa avevamo un governo di centro sinistra, avevamo vinto il mondiale e sognavamo in grande. Oggi: abbiamo Berlusconi, non abbiamo superato le qualificazioni e speriamo di non affogare nella mer..a!

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L’Italia è fuori dal mondiale. C’è di peggio.

4 anni fa abbiamo vinto. Oggi non superiamo la prima fase. C’è di peggio.

Anzi, francamente trovo ridicoli e leggermente fastidiosi i commenti conditi di insulti (o forse è più vero il contrario) che stanno intasando facebook.

Perchè la gente non si scalda così tanto di fronte a situazioni che davvero lo richiederebbero?

C’è di peggio!

C’è la sedicesima assegnazione del premio intitolato a Ilaria Alpi, uccisa insieme a Miran Hrovatin, di cui nessuno parla. Nessuno parla più di Ilaria, nessuno parla più dello schifo accaduto in Somalia. Nessuno parla più: perchè il telegiornale deve durare al massimo 10 minuti!

C’è un tizio sotto processo che viene fatto ministro, Aldo Brancher: fatto ministro per scansare la giustizia.

Eppure, di fronte a queste cose, nessuno si lamenta.

Volete sapere come la penso? 4 anni fa si diceva: il paese che vince i mondiali vedrà crescere notevolmente la sua economia… visto com’è andata, sono contento di evitare il rischio della vittoria!

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Oggi gli azzurri tornano in campo. Chissà se a Torino e dintorni riusciranno a vedere la partita per intero?

Pagare il canone, aspettare 4 anni, magari prendere ferie e…non vedere nulla: non ha prezzo!

Per tutto il resto c’è MasterCard! ;-)

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una teoria per le vuvuzela

scritto da il 18 giugno 2010

Danix ha una sua teoria sulle vuvuzela, che io abbraccio in pieno!

«Non so se anche voi avete notato, quando le telecamere inquadrano gli spalti – anche interi settori – nessuno mai ha in mano o usa questa trombetta. Per di più il rumore è sempre molto uniforme, in qualsiasi momento. E quando durante l’intervallo si sente la musica in sottofondo, il suono delle vuvuzela quasi sparisce per tornare magicamente all’inizio del secondo tempo. E poi diciamocelo, un intero stadio che suona ininterrottamente – e con la stessa intensità – non vi sembra un po’ impensabile?

Ri-dicevo, la mia teoria.

Semplice, le vuvuzula non vengono suonate in modo così perdurante dagli spettatori – qualcuna sì, ma non come orchestra- e il loro suono viene amplificato dagli autoparlanti dello stadio o non so come. Diciamo che ho il dubbio che non sia un fenomeno naturale ma montato ad arte per far parlare delle vuvuzela – perché se nessuno ne parlava a seguito delle polemiche dei giocatori avremmo mai saputo come si chiamavano e che esistevano? – e soprattutto … per venderle. Diciamo una mossa di marketing – azzeccata: che se ne parli bene, che se ne parli male, l’importante è che se ne parli. E visti i giri di affari che ho letto rispetto a questa semplice tromba – e tutti gli accessori anti-vuvuzela mi viene da chiedermi quanto non possa davvero essere così. D’altronde quando un’altra occasione come il mondiale per lanciare un simile business? Mi starò sbagliando?».

No cara Danix, penso che tu non ti stia sbagliando!

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La Sfida Adidas coinvolge i migliori 32 giocatori del mondo e le loro abilità, ossia ciò di cui “Ogni squadra ha bisogno per vincere”.

La sfida tra grandi campioni ha inizio..sarai tu a deciderla!

La “Sfida” è il culmine di una campagna biennale che definisce i migliori giocatori del mondo e le loro abilità come quello di cui Ogni squadra ha bisogno. La Sfida si rifà alla domanda di ogni appassionato della FIFA World Cup™: Chi guiderà la propria squadra alla vittoria?

Durante la FIFA World Cup™, adidas offrirà contenuti ancora più avvincenti ed esclusivi: filmati, immagini, esperienze interattive, interviste e reportage dal campo con un taglio e un’accessibilità che solamente adidas può offrire.

Si potranno seguire gli sviluppi della propria squadra sulla pagina http://www.facebook.com/adidasfootball

Materiali saranno disponibili per il download e per il riutilizzo presso due piattaforme digitali:

1. adidas News Stream – www.adidasnewsstream.com
2. adidas FIFA FIFA World Cup™ Digital Media Kit – www.adidas.com/fifaworldcup

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