buon compleanno Fabrizio!

scritto da il 18 febbraio 2010

Chissà se ti arriverà anche lassù? Penso di si: buon compleanno Fabrizio!

(Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999)

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29 ottobre 1908

scritto da il 29 ottobre 2008

«Una buona storia non stanca mai. Hai voglia di riascoltarla(…).

Giusto cento anni fa, esattamente il 29 ottobre del 1908, Camillo Olivetti espose sul tetto il cartello “Prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere”, suscitando la disapprovazione dei suoi concittadini: “L’Olivetti ha fatto il passo più lungo della gamba! Che idea strampalata! Non funzionerà…”. E invece quello fu il nucleo di quel fenomeno straordinario che è stata la cultura Olivetti: fabbriche belle, integrate nella bellezza del luogo dove sorgevano, che creavano macchine utili, ma anche belle, che producevano utili sostanziosi, ma anche innovazione, secondo una filosofia che poneva al centro del processo produttivo la persona e non il profitto.

Tutto è partito da Ivrea ma si è proiettato in tutto il mondo(…)».

di Laura Curino su To.7 n°997

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Incuriosito da un trafiletto sulla rivista V&S, ho fatto un giro sul sito di Consonno. Cos’è Consonno?

«La storia dell’antico borgo di Consonno, in comune di Olginate (Provincia di Lecco), è di quelle che sono retaggio dei ruggenti anni Sessanta, quando un improbabile “Grande Ufficiale Conte Mario Bagno”, imprenditore senza scrupoli, decise di acquistare in un colpo solo l’intero tenimento di Consonno, tipico borgo brianzolo sul Monte di Brianza.
Tutto il borgo venne demolito per realizzarvi una improbabile città dei divertimenti, una sorta di “Las Vegas” della Brianza (…).

La Las Vegas Brianzola portava molta gente nel paradiso del divertimento, diverse coppie si sposarono a Consonno ed artisti del calibro di Celentano si esibivano sul palco intrattenendo centinaia di persone.
I negozi e i ristoranti appagavano i visitatori, nascevano i primi pub e i primi night, si presume che attorno al minareto ci fossero anche delle addescatrici di facili costumi… pronte ai desideri dei nuovi abitanti notturni del luogo.
I residenti sopportavano quello scempio, abbandonati nelle loro case prefabbricate; a metà degli anni 70 il luogo non richiamava più molta gente, ma la fine definitiva di Consonno fù data dalla frana del 1976, che bloccò la strada che saliva da Olginate, ponendo fine alla città dei balocchi (…)».

Tratto da www.consonno.it

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Ieri erano trent’anni da quando venne rapito Aldo Moro, nei telegiornali i servizi si sono sprecati…nel senso che hanno dato la sensazione di spreco, di non servire a nulla.

Si è distinto il telegiornale di La7. Bravi e grazie per il ricordo, non solo di Moro ma anche della sua scorta. Senza paura di condannare chi ha sbagliato e ancora oggi non si pente.

http://www.youtube.com/v/phR1PIXp-qk&hl=it

Il 16 marzo 1978, in via Mario Fani a Roma, l’auto dell’On. Moro e quella della scorta vengono tamponate da due auto dalle quali scende una parte del commando terrorista,mentre altri sono in agguato sul posto. La banda è presumibilmente composta da 11 uomini e una donna, che massacrano la scorta e rapiscono il presidente. Cadono il maresciallo dei CC Oreste Leonardi, che è alla guida della Fiat 130 di Moro, la guardia di PS Raffaele Iozzino, l’appuntato dei CC Domenico Ricci, la guardia di PS Giulio Rivera e il vice-brigadiere di PS Francesco Zizzi (da www.vittimeterrorismo.it).

AGGIORNAMENTO: la “solerte” Telecom ha fatto togliere il video daYouTube per violazione del copyright. Peccato, mi sembrava di fargli un complimento. Comunque il video potete continuare a vederlo da qui.