Andrea Loreni per Superquark

scritto da il 14 maggio 2010

Lunedì 3 maggio 2010, Andrea Loreni, funambolo originario di Cuorgnè, ha attraversato via Magenta a Torino.

I 15 metri che separano il Palazzo della Regione dall’edificio della Reale Società Ginnastica di Torino, Andrea Loreni li ha percorsi su una corda d’acciaio a 25 metri d’altezza!

Scrive Paolo Ceresa: «Andrea Loreni è l’unico funambolo italiano che pratica traversate su cavo a grandi altezze. Il suo mantra è “la sfida, un sogno, un pezzo di poesia scritto su un cavo d’acciaio”. Andrea è un replicante di prodezze funamboliche nella nostra città, ha infatti attraversato sul suo filo d’acciaio il fiume Po in occasione dell’apertura del festival Teatri di Confine (2006), l’arco Olimpico (2007), la cupola della Mole Antonelliana (2008) e piazza Cavour a Chieri (2009).».

Andrea Loreni per Superquark from Massimo Sozzi on Vimeo.

Una bella raccolta fotografica dell’evento la trovate su LaStampa.it.

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Richiesta iscrizione anagrafica

scritto da il 25 febbraio 2010

Città di Ivrea

Ricevuta di richiesta iscrizione anagrafica e comunicazione di avvio del procedimento

Pratica n° 115 del 25/02/2010

L’ufficiale d’anagrafe

ATTESTA

che il Sig. SOZZI MASSIMO

ha chiesto in data 25/02/2010 l’iscrizione in questa Anagrafe della Popolazione Residente ecc…

Adesso dovrò risistemare i link al mio paese: da Cuorgnè a Ivrea. Piccoli grandi grandissimi cambiamenti!

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Presepi a Cuorgnè

scritto da il 15 dicembre 2008

La Pro Loco della mia cittadina ha preparato, per il periodo di Natale, un’esposizione dal titolo “Presepi d’Autore”.

Se non avete tempo di passare da Cuorgnè, potete ugualmente farci una visita “virtuale”. Infatti, sul sito della stessa Pro Loco è presente una visione a 360° della mostra e del bel teatro che la ospita!

Un’iniziativa originale, bella! Bravi!

Dall’8 dicembre al 6 gennaio, presso il Teatro Comunale di via Garibaldi, orario:

* Sabato: 15.00 – 18.00
* Domenica: 10.00 – 12.00 e 15.00 – 18.00

(grazie a Le gite nell’Alto Canavese per la segnalazione)

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Cuorgnè cambia? Ma per favore!

scritto da il 26 agosto 2008

Questo è un post che potrà interessare un pubblico assai ristretto. Ma mi piace ogni tanto parlare del mio paese.

Leggo infatti un titolo su Localport: «Un concorso per il restyling di via Torino e via Ivrea».

Ma saranno mica le due vie di Cuorgnè?

«Il centro urbano di Cuorgnè cambierà volto». Si! Proprio loro! Andiamo avanti a leggere…

«L’amministrazione comunale ha infatti approvato il bando di concorso (che verrà reso pubblico nel mese di settembre) che permetterà ai professionisti ed esperti del settore di rivedere l’aspetto urbano di via Torino e via Ivrea.

I candidati dovranno migliorare l’area antistante la stazione, via Torino, l’incrocio semaforico con via Ivrea, fino all’entrata dell’ex Manifattura.

Oltre ad abbellire i viali nei progetti si dovranno tenere in considerazione anche gli spazi per i parcheggi e per la sosta. Il costo dei lavori, che verranno effettuati nell’arco del 2009, si aggira intorno ai 500 mila euro».

Siete mai passati con calma per via Torino? Avete visto quanto è larga la domenica pomeriggio, quanto l’unico passaggio è quello di qualche auto? Avete mai provato a guardare le facciate delle case più vecchie? Portano i segni di un benessere passato. E si capisce che la via, insieme con la sua prosecuzione in via Ivrea, è stata la fortuna e sfortuna della città. Insieme ad altri fattori, sia chiaro!

Quanto l’unica strada di collegamento tra le valli e Torino era quella, tutti dovevano passare da Cuorgnè. E in tanti probabilmente si fermavano.

Oggi è tanto se qualcuno ci passa.

Rivedere, migliorare, ecc. ecc. Prima o poi salterà fuori la verità: “come Rivarolo”. Peccato che i nostri vicini prima hanno curato le attività, il contenuto, poi la cornice, il contenitore.

Alla fine? Saranno 500 mila euro spesi bene perchè altre cuorgnatesi diranno: “com’è bravo questo sindaco, sistema tutte le strade!”.

La notizia è arrivata anche ai Tg nazionali, ma è meglio fermarsi a quello regionale che resta sempre più attendibile.

In Canavese erano già in tanti a mormorare. Però che fastidio pensare che gli sforzi dei singoli, tesi a un ambiente migliore finiscano annullati da chi non è capace ad amministrare.

voglia di guarire?

scritto da il 6 maggio 2008

In questi giorni a Cuorgnè, sotto il patrocinio del comune, si sta tenendo «un ciclo di incontri per comprendere i concetti di malattia, cura e guarigione sotto il profilo medico, filosofico e spirituale».

Un tema apparentemente interessante. E interessante l’approccio su più versanti, peccato che tra le discipline coinvolte manchi del tutto la psicologia, materia sicuramente più vicina al malato di altre coinvolte negli incontri.

Vorrei comunque segnalarvi l’incontro di domani, mercoledì 7 maggio. Si parlerà di come combattere la depressione con l’aiuto di fede e natura. Uno dei due relatori è Eligio Caprioglio (sacerdote). Non mi risulta che abbia lavorato nell’ambiente della sanità o che se ne sia occupato in qualche pubblicazione. Ma sicuramente non sarà stato chiamato dagli organizzatori degli incontri solo per amicizia. Forse…

Io non parteciperò per evitare inutili mal di pancia. Ma se qualcuno dei miei lettori ci andrà, provi a chiedere al sacerdote se la fede aiuta anche a guarire da mobbing, bossing, straining e stalking. Le domande saranno pur ammesse? O no?…

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1 maggio: no alla spesa!

scritto da il 30 aprile 2008

Sabato scorso, davanti all’IperCoop del mio paesello, c’è stata una piccola manifestazione sindacale. I clienti che passavano sono stati invitati a non fare la spesa il 1° maggio.

Si, perchè anche la rossa Coop il 1° maggio sarà aperta…

Io appoggio l’idea: smettiamola di fare la spesa il 1° maggio. Ma anche alla domenica di Pasqua, nel giorno di Natale e in ogni altro giorno di festa, sia civile che religiosa.

I supermercati restano aperti perchè guadagnano molto, quasi più che nel resto della settimana. E se uno decidesse di chiudere regalerebbe solo i clienti al vicino. Ma se i clienti (cioè noi) non vanno da nessuno, allora tutti dovranno chiudere.

Ma non dovranno chiudere per sempre, perchè non fare la spesa il giorno di festa vuol semplicemente dire che la farò in settimana e quindi non apporterò alcun danno economico.

E così anche i lavoratori “volontari” (così dicono nell’ipermercato) potranno festeggiare, perchè dietro alla divisa di cassiera o addetto al reparto ci sono un uomo e una donna come il cliente che passa il giorno di festa a far la spesa perchè si diverte…con poco!

Leggo su www.localport.it: «Gazzetta: la metamorfosi del palazzetto di Cuorgnè: diventerà bocciodromo.
A più di 20 anni dalla approvazione iniziale del progetto – scrive il giornale diretto da Mario Damasio -, che risale al 1986, sta per avviarsi a conclusione la vicenda relativa al Palazzetto dello Sport di Cuorgnè. Opera realizzata a margine dei finanziamenti di Italia ’90, non ha mai visto la conclusione dei lavori ed il suo effettivo utilizzo. Ora il progetto della Amministrazione Comunale di Cuorgnè prevede una soluzione che è stata concordata con il Coni e che consentirà di recuperare definitivamente la struttura. L’impianto verrà infatti trasformato in Bocciodromo (…)».

Grazie Amministrazione, proprio un bel regalo! Si, proprio una metamorfosi…kafkiana. Si consiglia lettura e visione su cuorgne.wordpress.com.

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Cuorgnè rivive?

scritto da il 2 febbraio 2008

Che bello quando si leggono certe notizie, come quella apparsa su “la Sentinella” di giovedì 31 gennaio 2008 a pagina 26:

«Cuorgnè al centro del divertimento

Cuorgnè. Giovani determinati, convinti che sia necessario rimboccarsi le maniche, essere costruttivi e non soltanto lamentarsi delle cose che non vanno e della scarsa attenzione che si riserva alle esigenze delle nuove generazioni. (…) “Vogliamo riportare Cuorgnè e il Canavese al centro del divertimento dei giovani, come avveniva quando noi eravamo piccoli ed i nostri genitori avevano la nostra età – confida la presidente Valentina R. (sul giornale c’è il cognome per esteso) -. Il nostro è un territorio che ha grandi aspettative, quello che manca è l’abitudine, il ritornare a non doversi necessariamente spostare in auto ad Ivrea o Torino per divertirsi (…). Siamo un gruppo eterogeneo, apolitico, no profit soltanto ed esclusivamente finalizzato all’aggregazione socio-culturale giovanile».

Bene! Sembra che il gruppo abbia già organizzato diverse attività, ma l’esordio sarà in occasione del Carnevale di Cuorgnè con l’organizzazione di un concerto dei “Fratelli Sberlicchio” sabato 9 febbraio. Ma, come si chiama questa nuova associazione? Rullo di tammburi…. “I Peyote”… (silenzio)…

Peyote? Si, «dal nome di un fungo messicano» precisa la giornalista (un po’ ingenuo, secondo me). Peyote? Cioè, «un piccolo cactus di 10 – 12 cm. di diametro, di colore blu-verde scuro (…). Il peyote rappresenta una delle droghe allucinogene più popolari e considerate fra le popolazioni indigene del Messico, al punto che per gli indios messicani era a tutti gli effetti un Dio. (…) Il peyote è un potente allucinogeno che modifica le percezioni sensoriali e lo ‘stato di coscienza’ fino a provocare allucinazioni visive e acustiche. Questo può provocare effetti che possono variare da visioni paradisiache fino a incubi terrificanti; in questo senso è dimostrato che il setting (il luogo, la situazione, la compagnia) e il set (il proprio stato d’animo, l’umore, la disposizione mentale) sono determinanti sugli effetti. (…) Come tutti gli allucinogeni, il peyote ha una ricaduta molto intensa sul funzionamento neuro-fisiologico del cervello, per cui non è una sostanza da prendere alla leggera e non va assunta spesso» (tratto da www.ildiogene.it) .

Beh, però un pò li capisco. Per avere il coraggio di smuovere qualcosa in Cuorgnè c’è davvero bisogno di una forza “speciale”!

NB: il nome, come avrete capito, non mi convince. Ma faccio un grosso “in bocca al lupo” all’associazione perchè mi sembra che abbia dei bei programmi!

(le foto originali, che ho composto io in animazione, le ho prese da pastaaltonno.splinder.com, unachicadelmonton.blogomundo.com, www.sefirot.it)

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Orco non più beach

scritto da il 19 gennaio 2008

Il 7 luglio 2007 avevo scritto un post sul progetto di creare una zona balneare in riva al torrente Orco.

Oggi ho visto che il tema è stato ripreso dai simpatici curatori del blog “Cuorgnè: il non-luogo di eccellenza del Canavese”. Ho così scoperto che il progetto risaliva ben al 2005 ma anche, ahime, che il progetto non avrà futuro.

Infatti scrivono che: «Negli ultimi giorni, però, nei proclami del sindaco pare sparito lo slogan “Orco Beach??. Un ripensamento? Orbene, i bene informati (le voci corrono e arrivano dalle fonti più insospettabili!) sostengono che la proprietà si sia rifiutata – non si sa bene per quale motivo – proprio in dirittura di arrivo di firmare il PEC che di fatto avrebbe dato il via libera al Comune».

Così, i miei sogni di veder la popolazione cuorgnatese passare serenamente le sue ferie, in compagnia della giunta comunale, sulle amene rive cittadine naufraga…senza nemanco aspettare una piena dell’Orco!

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un blog su Cuorgnè

scritto da il 31 ottobre 2007

Da qualche settimana ho scoperto per caso che è nato un blog dedicato a Cuorgnè: cuorgne.wordpress.com.

Il titolo è significativo: CUORGNE’: il non-luogo di eccellenza del Canavese (cosa c’è, cosa manca e soprattutto cosa dovrebbe esserci). Ma ancora più interessanti sono i contenuti: manifattura, piscina, assessori… Accompagnati da immagini interessanti come la foto sotto!

Non conosco chi materialmente scrive, ho la sensazione che ci sia più di un cuorgnatese e qualche trota… ma potrei anche clamorosamente sbagliarmi. Comunque sia, i miei complimenti a chi scrive! E buona lettura a voi!

ps: la foto chiaramente è proprietà di cuorgne.wordpress.com. Se il padrone non vuole che la pubblichi mi mandi un’email.

diario unico a Cuorgnè e Valperga

scritto da il 7 settembre 2007

Leggo su Localport che, da quest’anno, nelle scuole medie di Cuorgnè e Valperga i ragazzi dovranno usare un diario uguale per tutti. Non sarà proibito tenere l’agendina preferita per segnare frasi e pensieri, ma per le comunicazioni ufficiali tra scuola e famiglia ci sarà solo questo strumento.

La memoria torna ai miei anni delle medie. Quella che oggi è una novità per noi era già un’antica tradizione. Con il dovuto corollario di firma genitoriale obbligatoria ogni giorno. Anche nelle pagine vuote. E divieto assoluto di far sfoggio di capacità artistiche per decorare le anonime pagine.

Poi i primi anni delle superiori, in cui due volte l’anno il direttore chiamava a controllo il diario di ogni studente. Fino alle ultime esperienze lavorative, dall’altra parte della barricata, in cui a inizio anno veniva consegnato con grandi proclami il diario da far firmare obbligatoriamente…quando uno ne aveva voglia.

Dico in bocca al lupo al preside che ha deciso di introdurre il diario unico. Gli auguro di ricevere l’appoggio di tutti i docenti. E, soprattutto, che i genitori collaborino. Altrimenti sarà carta straccia in tutti i sensi!

Ah, ancora una riflessione: è vero che il diario unico può essere un utile strumento per un dialogo continuo tra scuola e famiglia. Ma quanta libertà di crescita è lasciata allo studente, quanto impegno gli viene lasciato nel presentare a casa anche gli insuccessi? E quanto si liberano i genitori dalla responsabilità di interessarsi ai figli in quanto tali e non per obbligo?

Orco beach

scritto da il 7 luglio 2007

Quando avevamo 14-15 anni, nei pomeriggi estivi liberi dall’Estate Ragazzi ci si organizzava e si raggiungevano le rive del torrente Orco. C’era chi portava qualcosa da bere, si cercavano le biciclette per tutti e si partiva. Un po’ più in su, in po’ più vicini all’acqua o un po’ più al centro del torrente, il posto variava come variava la portata dell’Orco che proprio perchè torrente non è molto regolare.

In alcuni periodi si potevano trovare dei punti in cui la quantità d’acqua consentiva dei tuffi per noi spettacolari. E la trasparenza permetteva di vedere tranquillamente il fondo.

Non c’eravamo solo noi ragazzini, perchè l’Orco da sempre come tutti i torrenti attira chi non può raggiungere, magari solo per qualche ora, un’altra località balneare. Ma già nell’irrazionalità della nostra adolescenza si diceva, con aria divertita e rassegnata, che si sarebbe andati a “Orco beach”. Un termine coniato per dare dignità di spiaggia a un luogo che molto lontanamente la ricordava ma conservando la consapevolezza che era un ripiego, un uso inconscio del termine inglese per riderci sopra ancora di più.

Gli anni sono passati, le alluvioni con frequenza hanno variato l’aspetto del torrente. Passandoci vicino si continua a vedere gente che vi passa qualche ora a prendere il sole.

Poi qualcuno cominciò a dire che la giunta comunale avrebbe voluto creare un’area attrezzata, e l’avrebbe chiamata “Orco beach”… E ieri (venerdì 6 luglio) leggo sulla Stampa, nella sezione “Ivrea e Canavese” un articolo dedicato a questa nuova iniziativa. Spiaggia attrezzata con tavoli per pic-nic, barbecue e campi da gioco. Tutto pronto (forse) per l’estate 2008 alla modica cifra di 120 mila euro.

Giusto ieri si sentiva al telegiornale che il 51% degli italiani non sarebbe andato in ferie quest’anno, mentre altri (di cui però il telegiornale non parla) dicono che non si trova più un posto libero. Cosa c’è di meglio che creare una spiaggia attrezzata per il 51% di cuorgnatesi che vorranno passare le ferie all’Orco. Magari in compagnia della giunta comunale che festeggerà con loro, ammirando il disfacimento dell’appena ristrutturata Manifattura, in attesa della prima piena dal costo di 120 mila euro…

maggio…e il Torneo?!

scritto da il 16 maggio 2007

Ieri mi è arrivato questo commento nel guestbook : “Sei anche tu un nostalgico del torneo di Maggio??? C’è una bella sorpresa per te e per tutti i tuoi amici!!! Un bel Banchetto Medievale! Vai su www.bidierre.it e iscriviti alla mailin list per avere maggiori info!”

Non è spam, anzi! Chi l’ha scritto (se ho capito bene Fabio C.) l’ha fatto consapevolmente e con le migliori intenzioni. Subito non sapevo chi fosse, poi ho fatto un giro sul sito e ho capito meglio. Il commento però non l’ho lasciato nel guestbook perchè non mi sembrava il posto giusto. Ho preferito portarlo in questo post, per farlo leggere a chi passa di qua e anche per poterlo commentare.

Sono un “nostalgico del torneo di Maggio”? Penso di si. Girando per le vie di Cuorgnè in questi giorni si sente che manca qualcosa. Manca l’attesa di scoprire il nome, che ogni anno già tutti conoscevano, di chi avrebbe interpretato Re Arduino e la Regina Berta. Mancano gli stendardi e i colori dei borghi. Mi mancano…

Forse non mi manca così tanto quella parte della festa che più manca ai BDR. Mi manca la sfilata in costume, quella degli anni in cui gli spettatori stava a guardare la “gente dei borghi”. Era un ricompensarsi a vicenda: io ogni anno curavo il mio costume per fartelo vedere e tu, paziente, mi aspettavi dietro le transenne. Mi mancherà la luce delle torce, l’attesa della partenza, lo sventolare dei mantelli, i vestiti più rinascimentali che medioevali. Mi mancherà un po’ la tensione delle botti, quella che solo chi ha provato a spingerle conosce…

Dicevo che non mi mancherà molto la parte che forse più interessa ai BDR: quella delle bettole, del vino e del cibo. Quella parte importante, perchè ha fatto la fortuna del Torneo, ma anche quella che più di tutte si è deteriorata. Spero in una rinascita del Torneo ma sono fermamente convinto che non dovrà partire dalle “ex-bettole”.

L’iniziativa BDR non è isolata perchè ci sarà anche un pranzo in costume, diciamo più “istituzionale”. Ma se del Torneo si vorrà salvare solo questo, saranno in tanti a dire: “meno male che non c’è più!”.

Ps1: perchè “ex-bettole”? Perchè la formula ha funzionato finch’è sono state espressione dei borghi (esempio fino all’ultimo positivo è stata quella di San Faustino). Si sono rovinate quando si è iniziato, facendo finta di niente, a darle “in gestione”.

Ps2: cosa manca veramente del Torneo? I momenti vissuti quando uno aveva 20-15-10 anni di meno…

Ps3 : sia chiaro che ai BDR il Torneo manca nella sua totalità di festa e basta leggere sul loro blog per capirlo: “Era la festa del paese… la festa del paese dove sono nato e vissuto… Era il mitico “Torneo di Maggio”! Una rievocazione storica che entrava nel clou, solitamente, nell’ultimo week-end del mese. E’ sempre stato un grande evento, ma con gli anni è andato sempre più in calando fino a scomparire (sigh!)… L’ho vissuto da bambino (continua…)”

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Ieri ci sono stati consegnati i bidoni per la raccolta differenziata. Preceduti nelle settimane passate da lettere informative e opuscoli. I primi tempi saranno un po’ faticosi perchè ci si dovrà abituare, facendo attenzione a differenziare. Ma la cosa mi rende contento: possiamo quotidianamente fare qualcosa di concreto per il nostro pianeta. Ma prima ancora facciamo qualcosa per il nostro ambiente più vicino, così da evitare il dover creare fastidiose discariche in futuro…speriamo!

In queste ore, da Napoli giungono le notizie di 90, 100, qualcuno dice 200 incendi ai cassonetti della spazzatura. Espressione (forse) della disperazione di chi si vede sommerso dall’immondizia.

A Cuorgnè nessuno darà fuoco a un cassonetto per protesta perchè brucerebbe in casa…

E’ colpa dei napoletani? No, nella misura in cui tocca alla politica avviare queste attività. Si, quando non pretendono dai loro politici queste iniziative.