Rossese di Dolceacqua Superiore 2011: la liquirizia esce dal bicchiere e scende in bocca, sembra quasi di avere il liquore calabrese nel bicchiere. Vendemmiato nel 2011, ma nel colore trovi già qualche riflesso di tramonto, o forse è solo la luce di casa che ti frega.

Alla liquirizia si affiancano le more e un ricordo di tabacco.

rossese_dringenberg

Una sola domanda: ma come fa a fargli fare 15° a Dolceacqua? Non lo sappiamo, ma il vino, prodotto da Maccario Dringenberg, non ha avuto timore di affrontare le polpette alla menta in carpione. Si, in carpione!

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la eno-settimana 5

scritto da il 5 giugno 2008

Vi ricordate che si era parlato di un possibile blocco di esportazioni del Brunello di Montalcino negli USA? Sembrerebbe che il Consorzio abbia trovato una soluzione.
Come riportato su www.vino24.tv, il Consorzio dei produttori del Brunello di Montalcino adotterà un metodo di analisi per garantire il suo Brunello come Sangiovese puro o, per dirla all’americana, “pure Sangiovese”.
Con un comunicato, il Consorzio dice che sarà creato un Board di Garanzia che “definirà i parametri analitici e gli strumenti operativi per garantire la purezza Sangiovese richiesta dal Disciplinare”
Tutto bene quindi? Forse no.
Su WineNews.it, viene riportato un comunicato dell’Isvea, uno dei laboratori più accreditati per le analisi sul vitigno Sangiovese. Dal comunicato emerge che “le certezze assolute non ci sono e non esistono. Sono tutte da conquistare: sulle analisi di profilo antocianidinico, al momento, non c’è una letteratura scientifica sufficiente da permettere una risposta certa, inconfutabile; servono studi molto approfonditi”.
Si riapriranno le porte americane per il Brunello?

Su www.vino24.tv si parla delle nuove denominazioni francesi. Per capirci, delle loro IGT, DOC e DOCG.
Il governo francese ha un piano quinquennale di modernizzazione del settore vinicolo che, nel tentativo di sviluppare la competitività del paese in particolare nell’export, ha pensato introdotto nuove e piu’ moderne classificazioni.
In particolare le modifiche saranno:
· Vignobles de France al posto di “vin de table�?
· IGP (Indication Géographique Protégée) al posto di “vin de pays�?
· AOP (Appellation d’Origine Protégée) al posto di “AOC�?
Come commenta Arzaman, è interessante notare che il piano quinquennale è un obiettivo nazionale per la Francia. Che si prepari un sorpasso dei cugini?

Paolo Marchi ci conduce in un ristorante davvero speciale: al Vino d’Enrico Bernardo, dove si sceglie cosa bere. E poi ti servono un piatto abbinato!

Per finire una piccola grande segnalazione: lunedì 9 giugno 2008, dalle 15.00 alle 20.00, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO) si svolgerà Ba&Ba. Ovvero: Barolo & Barbaresco. Organizzato dall’AIS Torino, si potranno degustare le anteprime dei due grandi di Langa: Barolo 2004 e Barbaresco 2005.
Ingresso € 20,00, comprensivo del bicchiere da degustazione. Non occorre prenotazione.

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la eno-settimana 4

scritto da il 29 maggio 2008

Chissà se qualcuno dei miei lettori è riuscito a partecipare a qualche degustazione tra quelle che vi avevo segnalato?

Mentre il nostro Piemonte continua a restare umido, nella cornice dell’hotel Cavalieri Hilton si sono svolte le finali per il Miglior Sommelier del Mondo. Come ci ricordano gli amici di MySobry, ha vinto l’americano Aldo Sohm. Un americano Miglior Sommelier del mondo?
Su vino24.tv possiamo trovare qualche informazione in più sul curriculum del campione: Aldo Sohm è di origine austriaca. In Austria, ha vissuto fino a qualche anno fa, prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Tra le cose più interessanti, da segnalare che oltre al tedesco, la sua lingua madre, e all’inglese parla correntemente in francese, italiano e arabo.

KelaBlu ci propone un divertente gioco di contrasti tra immagini di Eataly. Dal notturno/diurno all’onesto/furbo. C’eravamo stati anche noi, qualche mese fa, da Eataly. E avevamo avuto la stessa sensazione di forti contrasti.
In più c’era un’atmosfera generale di “bello senz’anima”… Però, prima di giudizi definitivi, vorrei tornarci. Intanto godetevi le immagini di contrasto.

E per finire: i salvagoccia. Personalmente li odio. Ma quando ho visto quelli presentati da Alice (li vedete nella foto presa dal blog di Alice), li ho trovati simpaticissimi!
Soprattutto se poi li si usa come soprammobili e non nel collo di una bottiglia…

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la eno-settimana 2

scritto da il 15 maggio 2008

Sembrerebbe che il bel tempo si sia impadronito delle nostre giornate. E con l’arrivo del caldo, giunge il momento di lasciare riposare le vostre bottiglie di nebbiolo & affini, e «ad altra più facile fonte la sete calmate» (De Andrè)…

Maliziosi! Qui si pensava a vini più leggeri, in particolare a bianchi e rosati.

Ma perchè con la bella stagione aumenta il consumo di queste tipologie? Sicuramente aiuta la temperatura a cui si devono servire. Piacevolmente freschi, a volte quasi freddi. Attenti che non è acqua!
Ma soprattutto bisogna pensare alla cucina che diventa più leggera nei sapori. C’è bisogno, perciò, di accompagnare con vini che non sovrastino i cibi e viceversa. Ma unire in un piacevole abbraccio le percezioni leggere di cibo e bevanda.

Torneremo sull’argomento, magari quando saremo sicuri che sia davvero arrivata la bella stagione. Passiamo invece a vedere cosa ci propone il web per la settimana passata.

Se volerete con la prima classe di Lufthansa e British Airways, potrete assaggiare, in rappresentanza dell’Italia, due vini piemontesi: il Montemareto Countacc 2004, Monferrato rosso doc, di Michele Chiarlo e la Barbera d’Asti Cipressi della Court 2006 (da vino24.tv).

Alice ci parla della nuova cantina di Angelo Gaja in Toscana (che vedete anche nella foto). Una cantina-cattedrale dove «I corpi sono seminterrati ed emergono dal terreno con altezze variabili, senza arrivare mai a dominare il paesaggio. (…) Costata 8,5 milioni di euro la cantina è iper-tecnologica, altamente attrezzata e con un sofisticato sistema di controllo di microclima interno, con pavimenti termoriscaldati e impianti radianti per il raffreddamento

Qui tutto, all’interno e all’esterno, è consacrato al vino». Davvero spettacolare…forse anche un po’ esagerata.

Parte con un’email, inviata a 6000 produttori di vino, la campagna di sensibilizzazione di WineSurf per diminuire il peso del vetro delle bottiglie di vino.
Un calcolo, per difetto, ha rilevato che se ogni singola azienda italiana di vino diminuisse solo del 10% il peso complessivo delle proprie bottiglie, si risparmierebbero 63.500 tonnellate, pari a 10 Torri Eiffel, 300 Jumbo, 1500 TIR che, messi in fila, coprirebbero oltre 16 km di strada.
Un bel risparmio in peso, benzina, rifiuti e inquinamento.

Infine una nota dolente: non avendo ricevuto i chiarimenti richiesti, dal 9 giugno gli Stati Uniti bloccheranno le importazioni di Brunello di Montalcino dei produttori che non dimostreranno, con tanto di analisi chimiche, che nel loro Brunello c’è solo Sangiovese.
Un danno notevole considerato che 1 bottiglia su 4 (il 25%) di Brunello viene venduto negli USA.
Con KelaBlu, «viene da chiederci come possono succedere cose simili. Malgrado il Made in Italy alimentare sia fottutamente importante per l’export italiano, e malgrado noi si abbia 1) oltre a un nuovo ministro dell’Agricoltura, 2) oltre a una nuova sottosegretaria con delega al turismo, 3) anche un “Mr Made in Italy”, nella persona del primatista mondiale di consigli d’amministrazione Luca Cordero di Montezemolo».

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