In Italia siamo in 58 milioni, di cui 48 milioni con almeno 18 anni e quindi potenziali elettori. Ieri i banchetti di Berlusconi hanno raccolto le firme di 7 milioni di italiani che chiedono di mandare a casa Prodi. Quindi il 14,5% degli italiani ha chiesto con la firma ma, soprattutto, versando 1 euro a Berlusconi (ridicolo!!!!), che Prodi vada a casa.
14,5%
Nell’euforia portata dal favoloso risultato, il Berlusconi ha annunciato la nascita di un nuovo partito: il Partito Popolare Liberale, anche detto Partito del Popolo. Chiudendo così Forza Italia. Gli alleati storici, Bossi-Casini-Fini, che già si stavano rompendo di dover seguire uno che ha perso le ultime elezioni, lo mandano a stendere. Ma Berlusconi non può sbagliare e così racconta tutto alla Stampa.
Due aspetti emergono prepotentemente: la sindrome da “Peter Pan incompreso”: «Mi ha ferito di più il fatto che mi abbiano attribuito la storia di Storace. La storia della Santanchè. Ho giurato sui miei figli che non ne sapevo niente e loro mi hanno dato del bugiardo. Non parliamo poi delle polemiche su “Striscia la notiziaâ€??. Io ho telefonato a Fini: “Gianfranco sono addolorato. Questi hanno passato il segno, hanno esageratoâ€??. E invece… sono andati a dire quando passa in Parlamento la legge Gentiloni la faremo pagare a Mediaset. Assurdo. (…) Quello che mi ha convinto a fare questo passo è il mare di gente che è con noi».
E ancora: «Sì, mi sono rotto le scatole. Sono sempre stato rispettoso, paziente con tutti e, invece… Per cui a questo punto cambiano tutte le prospettive. Vede io ho sposato il maggioritario anche per difendere i partiti della coalizione che in un sistema proporzionale non conterebbero più niente. A cominciare da An. Loro, invece, hanno assunto un atteggiamento pazzesco: voglia di dividere e accuse incomprensibili. E pensare che siamo andati vicinissimi alla caduta del governo Prodi».
Incompreso dagli alleati ma ancora guida sicura, condottiero senza macchia del popolo.
Ma soprattutto emerge l’incredibile capacità , quasi democristiana, di conservare il potere: «Io sono stato il campione del bipolarismo. Uno però non può andare al di là della realtà . Sono il primo bipolarista d’Italia e sono convinto che sarebbe un ritorno all’indietro entrare in cabina elettorale e non sapere chi sono gli alleati e chi sarà il presidente del Consiglio. Ma quando c’è una situazione che vede le due coalizioni divise e sempre in guerra al loro interno, con i protagonisti che non ragionano in termini unitari, ma pensano solo alle loro carriere e al loro successo personale, bisogna prendere atto che il bipolarismo non è realizzabile nella realtà italiana. Come fa l’attuale maggioranza a governare come si deve, quando è condizionata dalla sinistra estrema che controlla un terzo dei suoi parlamentari?».
Il 14,5% sono, come dice Berlusconi nell’intervista, per metà non sono elettori di Forza Italia. Con numeri del genere è chiaro che deve tornare indietro sul bipolarismo, altrimenti rischia di non far più sedere tanta gente in parlamento!
Non ditemi che è un genio della politica, non ditemi che è il nuovo, non ditemi che è un grande imprenditore. Perchè è solamente uno a cui, per l’ennesima volta, un reato è caduto in prescrizione!
(i dati sulla popolazione sono presi dall’Istat e fanno riferimento al 1 gennaio 2006)