grazie Pisapia!

scritto da il 31 maggio 2011

Ivrea, piazza Santa Marta:

DE MAGISTRIS

PISAPIA

GRAZIE

E grazie a Fede che ha fatto la foto!

Commenti disabilitati su grazie Pisapia!

Aruba? A ‘rubà!

scritto da il 26 maggio 2011

Ogni volta che vedevo passare lo spot di Aruba restavo perplesso: ma chi metterebbe mai dei server su un’isola tropicale, esposti al sole, sabbia e umidità?

Solo degli incompetenti. Ma Aruba non è sicuramente una società di incompetenti.

Poi i server di Aruba  sono andati a fuoco e lo spot non si è più visto. Forse avevano capito che l’isola tropicale non è il posto migliore per conservare i dati dei siti!

Da qualche giorno sono ricomparsi: sole, sabbia e umidità. A questo punto la domanda cambia: chi si fiderebbe di incompetenti che sistemano così male i loro server?

Nel frattempo licenzierei i pubblicitari…

Commenti disabilitati su Aruba? A ‘rubà!

a Torino nessun ministero

scritto da il 24 maggio 2011

1 – «Il decentramento amministrativo esiste già con l’articolazione delle competenze tra Stato, Regioni, Province e Comuni. La sede fisica dei ministeri mi sembra un fatto formale, i presunti benefici trascurabili».

2 – «Trasferire i ministeri? Abbiamo idea delle difficoltà e delle spese, da ammortizzare in anni e anni? È finito il tempo in cui si prendevano voti lanciando promesse l’ultima settimana, serve buonsenso».

3 – «Ve li immaginate i dipendenti del pubblico impiego che accettano di trasferirsi da Roma a Torino, Milano o Venezia? Il lavoro dei ministeri va concordato con la presidenza del Consiglio, Camera e Senato. Ci mettiamo a girare per tutta l’Italia? E poi già oggi alcuni hanno sedi decentrate».

Chi ha detto queste parole? Rappresentanti del PD? Dell’Idv? Del Terzo Polo?

1 – Agostino Ghiglia, vice-coordinatore PdL

2 – Osvaldo Napoli, parlamentare PdL

3 – Guido Crosetto, sottosegretario e parlamentare PdL (fonte LaStampa).

E’ finito il tempo in cui si prendevano voti lanciando promesse l’ultima settimana. E’ finito se si vive a Torino e si hanno già perso le elezioni.

Nel resto d’Italia, da Milano a Napoli tanto per dire, abolire tasse e balzelli, strisce blu e regolamenti edilizi, è ancora concesso.

Per Torino promettere un ministero è inutile, tanto non si può più vincere: meglio risparmiare l’aria fritta per altri comuni.

Commenti disabilitati su a Torino nessun ministero

«C’è un video in Rete che vi consiglio di guardare. Si intitola «Non siamo scarti» e consiste in una lettera aperta al ministro Tremonti, letta con ciglio asciutto e garbo antico da un gruppo di uomini e donne che hanno perso il lavoro intorno ai 50 anni. Hanno facce e occhi che ti stringono il cuore, perché ci leggi l’umiliazione e la vergogna per una condizione di vita così innaturale: troppo vecchi per trovare un altro posto e troppo giovani per andare serenamente in pensione. Sono esseri umani azzoppati al culmine della loro maturità esistenziale, quando l’esperienza si aggiunge all’energia e produce una miscela irripetibile di forza e affidabilità. Rinunciare a un simile apporto è peggio che un crimine: è una sciocchezza. Una società abitata da giovani sottopagati e da adulti emarginati ha un futuro bigio. E una classe dirigente degna del nome che porta non dovrebbe pensare ad altro, giorno e notte, tutti i giorni e tutte le notti» (Massimo Gramellini).

Una produzione “Dietro le quinte Savona”
Da un’idea di Mimmo Lombezzi

Commenti disabilitati su non siamo scarti: lettera a Tremonti

Un Egitto molto caraibico

scritto da il 19 maggio 2011

Provate ad immaginare la vostra vacanza ideale in bianche spiagge e fondali azzurri…l’Oasi di Siwa è una delle perle dell’Egitto Occidentale.

Si caratterizza per la sua posizione isolata e per questo ha saputo mantenere intatto il suo antico fascino di natura incontaminata. Posta sulla via del commercio dei datteri, l’Oasi di Siwa, ti mostrerà la cultura e le usanze del popolo Berbero che vive in questa parte del Paese.

Cliccate sul video per farlo partire!

 

Commenti disabilitati su Un Egitto molto caraibico

Piero, leggi bene i numeri

scritto da il 17 maggio 2011

Piero Fassino è il nuovo sindaco di Torino. Ha vinto al primo turno con il 56,66% delle preferenze.

Ce lo aspettavamo, era una vittoria quasi scontata, perchè la prima capitale d’Italia non può subire anche l’onta di venir governata da un berlusconiano!

Tra le affermazioni che Fassino ha fatto ce ne sono alcune particolarmente significative:  «il largo consenso ottenuto mi mette nelle condizioni di cominciare il lavoro con determinazione e fiducia. Sapendo che questa città si aspetta molto farò di tutto per essere il sindaco di tutti i torinesi». Non so chi è stato il primo a dirla, ma la frase “essere il rappresentante di tutti” è divenuta quasi obbligatoria.

Piero, fai attenzione: a Torino ha votato il 66,53% degli aventi diritto, la tua coalizione ha preso il 56,66% di questi voti. Significa che tu sei stato scelto dal 37,69% dei torinesi.

Tradotto: non rappresenti neanche 4 torinesi su 10. Allora, essere il sindaco di tutti sarà davvero un arduo compito al quale sei chiamato e non una frase di circostanza.

Fassino ha ancora detto: «Come primo atto convocherò imprese, sindacati, parti sociali, associazioni, università, enti di ricerca e tutti gli altri soggetti coinvolti per ragionare su un grande piano per far ripartire l’occupazione e creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani» (LaStampa.it).

Chissà se mostrando un po’ più di coraggio, non abbassandovi a zerbini di Marchionne, tu e il tuo partito avreste avuto qualche consenso in più? Torna a guardare il numeri sopra: rappresenti il 37,69% dei torinesi. Si può migliorare.

Buon lavoro Piero!

ps: al di là delle mie parole un po’ velenose, sono contento che Fassino abbia vinto. Anche perchè stavolta, con la candidatura di Coppola, non hanno messo in campo un Buttiglione qualsiasi!

Commenti disabilitati su Piero, leggi bene i numeri

viva l’abusivismo

scritto da il 13 maggio 2011

Silvio Berlusconi si è impegnato in prima persona nella campagna elettorale per le amministrative di domenica prossima. Per Napoli ha lanciato così la sua offensiva: «Domani nel mio incontro con i cittadini di Napoli farò vedere che ho pronto il provvedimento che sospenderà gli abbattimenti delle case fino alla fine dell’anno» (LaStampa.it).

Stop alla demolizione delle case abusive.

Così che vincano i furbetti, i disonesti, le sanguisughe che ne approfittano di uno Stato carente e assente.

Così che vinca la malavita, la criminalità, la camorra di cui non bisogna parlare per non fare brutta figura.

Così, magari, vince anche Berlusconi.

Io, se fossi napoletano, mi sentirei profondamente umiliato.

 

Commenti disabilitati su viva l’abusivismo

Oggi sciopero generale contro il governo.

Perchè? I motivi sono tanti, per fare un esempio si può prendere l’ultima tornata di “promozioni”, tra cui figura quella di Antonio Razzi come consigliere del ministro dell’Agricoltura.

Massimo Gramellini ci parla di questo personaggio: «cresciuto anche lui alla corte di Di Pietro (l’ex magistrato non ha gran fiuto nella scelta degli uomini, gli vengono quasi meglio i congiuntivi). Razzi. Quello che sei mesi fa diceva «io ho una faccia sola: come potrei farmi vedere ancora in giro, se passassi con Berlusconi?» e poi è passato con Berlusconi, faccia compresa.

Quello che denunciava «il Pdl ha persino proposto di pagarmi il mutuo» e da neo-alleato del Pdl ha presentato una proposta di legge per togliere l’Ici agli italiani residenti all’estero, cioè a se stesso. Quello che, sistemata la casa, voleva arredarla con una poltrona, «un posticino, qualcosa per dire grazie». E ieri il posticino è arrivato: consigliere personale del ministro dell’Agricoltura, il corresponsabile Romano. Razzi dovrà occuparsi di lotta alla contraffazione alimentare. Cautamente sondato sulle sue esperienze in materia, il neo-consigliere ha risposto: «Sono un buongustaio e soprattutto un buon cuoco: a tempo perso, aiuto mia moglie in cucina». Perché il vero tratto distintivo di questa casta di macchiette non è più nemmeno l’incompetenza. E’ la mancanza di vergogna».

Questa nomina da sola potrebbe bastare a giustificare uno sciopero.

 

Commenti disabilitati su oggi sciopero: Razzi è uno dei motivi