Linea Continua

scritto da il 30 novembre 2010

Continuano le proiezioni del film “Linea Continua”: il cortometraggio realizzato per raccontare l’epopea della famiglia Barmasse, guide e alpinisti da quattro generazioni.

Quattro generazioni un solo “intento”: andar per monti alla ricerca dell’avventura, del nuovo! Questa è la famiglia Barmasse di Valtournenche; montanari, alpinisti, esploratori e guide alpine del Cervino. Linea continua è un passaggio di consegne, una storia raccontata attraverso le immagini di una tradizione di alpinisti esploratori che hanno portato Hervé ad esprimersi su tutti i terreni con prime ascensioni in Pakistan, Patagonia, Cina e sul Cervino, la montagna di casa.

Ed è proprio sulla Gran Becca – così è chiamato il Cervino dai Valdostani- che il 17 Marzo 2010, a distanza di una generazione, padre e figlio si legano assieme per cercare di salire quel Couloir che, dall’Enjambée, precipita per 1200 m verso la base della parete Sud del Cervino. Un vecchio progetto tentato 24 anni prima dal padre Marco ed oggi ripreso dal figlio Hervé. Una via difficile, definita da Giancarlo Grassi, uno dei più forti alpinisti degli anni ’80, come uno degli ultimi grandi progetti logici delle Alpi, ed ancora irrisolti nel 2010.

Info e date le trovate su www.hervebarmasse.com.

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Scegliendo tra i 23 regali della “Lista dei Desideri” si può proteggere il futuro di milioni di bambini.

La Lista dei Desideri è un modo per fare e ricevere regali originali per davvero, virtuali ma più concreti che mai. Per farlo è sufficiente andare sul sito www.savethechildren.it/regali, scegliere uno tra i 23 regali messi a disposizione ed effettuare on-line la donazione corrispondente. La persona cui si dedica il regalo sarà gratificata ricevendo una cartolina (cartacea o elettronica) quale simbolo di un gesto che migliora la vita di un bambino nel mondo. Concretamente si farà una donazione a beneficio dei bambini delle aree in cui Save the Children lavora.

Nella Lista dei Desideri ci sono regali per tutte le tasche, da 10 a oltre 1.000 euro, ma uno lo abbiamo dovuto dividere in quote perché è un regalo di peso: lo yak, il bue tibetano che Giobbe Covatta ha contribuito a rendere famoso e che anche quest’anno sarà con lui il simbolo dell’iniziativa, inseparabili!

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stagione sciistica 2010/2011

scritto da il 22 novembre 2010

E’ previsto tra una settimana l’avvio della stagione dello sci in Valle d’Aosta, sulle montagne piu’ alte delle Alpi. L’apertura degli impianti e’ in calendario il 26 novembre nel comprensorio del Monterosa Ski, il giorno seguente a Pila, La Thuile e Courmayeur, mentre a Cervinia si scia gia’ dal 30 ottobre.

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bilinguismo

scritto da il 22 novembre 2010

La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato un progetto di sperimentazione bilingue all’asilo nido di Saint-Christophe. Il progetto si pone vari obiettivi: ”avvicinare i bimbi in eta’ 9 mesi-3 anni al modello educativo bilingue attraverso esperienze precoci, ludiche ed emotivamente significative; educare all’ascolto del francese e prolungare i tempi di attenzione; produrre parole, canzoncine e filastrocche in francese”. (ANSA).

E allora? Dove sarebbe la notizia, la novità?

Mica hanno deciso di insegnarli l’italiano!

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Adriana Zarri

scritto da il 19 novembre 2010

Adriana Zarri

Non mi vestite di nero:
è triste e funebre.
Non mi vestite di bianco:
è superbo e retorico.
Vestitemi
a fiori gialli e rossi
e con ali di uccelli.
E tu, Signore, guarda le mie mani.
Forse c’è una corona.
Forse
ci hanno messo una croce.
Hanno sbagliato.
In mano ho foglie verdi
e sulla croce,
la tua resurrezione.
E, sulla tomba,
non mi mettete marmo freddo
con sopra le solite bugie
che consolano i vivi.
Lasciate solo la terra
che scriva, a primavera,
un’epigrafe d’erba.
E dirà
che ho vissuto,
che attendo.
E scriverà il mio nome e il tuo,
uniti come due bocche di papaveri.

Adriana Zarri (1919-18/11/2010)

Corona è un testimonial di Idea Sposa.

E la Provincia di Torino ritira il patrocinio perchè “incompatibile con il decoro delle istituzioni“.

Evviva!

ps: ma poi, se Corona fa lo sposo, Lele Mora sarà in bianco? Forse a Idea Sposa hanno le idee un po’ confuse…

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il male della sinistra

scritto da il 16 novembre 2010

Io ho sempre pensato che Berlusconi è ancora libero e al potere solo perchè è amico con D’Alema…e viceversa.

«In un clima del genere, la loro unica speranza di sopravvivenza è la dissociazione da se stessi. Fassino potrebbe fare il sindaco di Torino solo se Fassino gli togliesse pubblicamente il suo appoggio. E per ottenere l’investitura a candidato premier, Bersani dovrà mettere molto bene in chiaro che lui e D’Alema sostengono Vendola» (da “Nun te reggae più” di Gramellini).

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bollito misto

scritto da il 15 novembre 2010

E’ da un po’ che non mangiamo il bollito. E forse non ho mai mangiato quello tradizionale con i 7 tagli accompagnati da 7 salsine. Anche se, addirittura, mi pare di ricordare che i tagli possono arrivare a 14: sette principali più sette minori.

Il bollito piemontese: «è carne, servita in sette tagli classici: testina, lingua, scaramella, muscolo, punta di petto, cotechino e gallina. Pezzi poveri che sanno esaltare come niente altro – neanche la cruda tagliata al coltello – il gusto della razza piemontese. Il pentolone da cui tutto emerge – compreso il brodo che va servito durante il rito del bollito come fos-se un momento chiave se un della stessa cerimonia – è il punto di partenza.

Una lunga cottura che rispetti la carne, poi un taglio attento che porti nel piatto pezzi non maltrattati dal coltello, ma ben riconoscibili perché ognuno deve vivere di vita propria. E poi le salse, in origine sette anche quelle: il «bagnetto verde» è onnipresente, ormai quasi tutti lo propongono con o senza aglio; il “bagnetto rosso”; la “cugnà” (con uva dolcetto, mele, pere, fichi e frutta secca); la mostarda ereditata dal “lesso” di tradizione padana; la salsa delle api (a base di miele) e il cren ovvero il rafano. E poi non resta che mangiare»(LaStampa.it).

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un manifesto che piace

scritto da il 8 novembre 2010

Ognuno la pensi come vuole, ma a me il manifesto di Futuro e Libertà piace.

Le perplessità non mancano, visto che per vent’anni hanno permesso a Berlusconi di vincere.

Però, se ieri non fossero stati alleati, oggi (o domani, o magari mai) non potrebbero farlo cadere. E restano davvero la nostra unica speranza, visto che dall’altra parte, proprio non sono capaci di farlo…

«Noi amiamo l’Italia, la nostra Patria e la vogliamo orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente; una Nazione di cittadini liberi, che credono nell’etica della responsabilità.

Noi vogliamo un’Italia in cui i cittadini che fanno il loro dovere godano di diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente, senza burocrazia e clientele.

Un’Italia protagonista e competitiva nel mondo, aperta al mercato e alla concorrenza.

Un’Italia intransigente contro la corruzione e contro tutte le mafie, che promuova la legalità, l’etica pubblica e il senso civico.

Un’Italia del merito, senza privilegi, caste e rendite di posizione, dove tutti abbiano uguali opportunità e vengano premiati i più capaci.

Un’Italia solidale, attenta ai più deboli e agli anziani, fondata sulla sussidiarietà, che valorizzi l’associazionismo e il volontariato.

Un’Italia rispettosa della dignità di ogni persona, cosciente della funzione educativa e sociale della famiglia, garante dei diritti civili di ognuno.

Un’Italia che difenda e valorizzi l’ambiente, il paesaggio, le bellezze naturali, il suo straordinario patrimonio culturale e storico.

Un’Italia che rimetta in moto lo sviluppo economico puntando sulle imprese, sui giovani e sulle donne, sull’economia verde, sullo sviluppo della rete, un’Italia che produca più ricchezza e garantisca una maggiore qualità della vita.

Un’Italia che investa nella cultura, nella formazione e nella ricerca, nella scuola e nell’università: un’Italia che promuova l’innovazione, le infrastrutture immateriali e dove arte, cinema, musica e teatro siano motore della crescita.

Un’Italia severa con chi vìola le leggi, attenta alla sicurezza dei cittadini; un’Italia con un fisco equo, che sanzioni l’abusivismo e l’evasione fiscale, che combatta parassiti e furbi e premi la dignità del lavoro.

Un’Italia in cui la politica non sia solo scontro e propaganda, ma si ispiri a valori e programmi per garantire l’interesse nazionale e il bene comune.

Un’Italia che abbia un futuro di libertà.

La nostra Italia».

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