Brunetta, conosci il software libero?

Scritto da il 15 novembre 2008

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Devo ammetterlo, un po’ ammiro il ministro Brunetta. Perchè non possiamo negarlo che in Italia ci siano delle grosse sacche di spreco e che ridurle, o addirittura eliminarle, sarebbe un grande risultato.

Ammiro…ammiro un po’ meno…forse ammiravo…

Ogni tanto, però, mi sorge il dubbio che il nostro Brunetta non sia così un grande (ed evitate battute sull’altezza!). Vedi gli interventi sulla mutua per gli statali: 1 ora al giorno per poter uscire, 1 ora in cui solitamente i medici non fanno ambulatorio!

L’ultima amenità l’ho scoperta da un articolo di Anna Masera: l’Associazione per il Software Libero cerca da 3 mesi di prendere visione dei protocolli d’intesa sottoscritti dal Ministro Brunetta con Microsoft senza successo. Gli ha scritto una lettera aperta, di cui vi riporto alcuni passaggi:

«On.le Ministro Renato Brunetta,
il 16.08.08 Le abbiamo spedito una lettera (ricevuta il 03.09.08) con la quale domandavamo di avere accesso a due protocolli d’intesa da Lei sottoscritti con Microsoft Italia S.r.l.(…).
La notizia di quegli accordi ha destato in noi viva preoccupazione: in primo luogo perché la P.A. spende ogni anno molti milioni di euro in licenze software (274 nel solo 2003), in secondo luogo perché l’azienda Microsoft è stata condannata in sede europea per abuso di posizione dominante e in terzo luogo perché in qualità di Ministro della Repubblica Lei non può ignorare che il software libero offre una valida alternativa e che la legge (art. 68 D.Lgs. 82/05) impone di realizzare una valutazione comparativa prima d’acquisire il software da utilizzare.
Abbiamo pensato che Lei, Signor Ministro, fosse stato mal consigliato e che fosse nostro dovere aiutarLa.
Ci siamo precipitati a scriverLe nel week end di ferragosto, ma, ad oggi, siamo ancora in attesa di risposta. L’inerzia del Suo Ministero ci ha infine costretti a ricorrere alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi.
(…)
Infatti, il software libero può essere riutilizzato senza costi di licenza da tutta la P.A..
Ritardare l’uso del software libero da parte della P.A. danneggia la nostra economia, rende il mercato meno libero e favorisce un gruppo minoritario di aziende che privano il nostro paese di cospicui introiti fiscali. Sa che, per fare un esempio, Microsoft (ma analogo discorso vale per molti dei principali produttori di software proprietario) fattura le licenze vendute in Italia esclusivamente dalla filiale Irlandese (per un totale di 750 Milioni di Euro nel 2003) e che quindi comprando licenze di software proprietario si incide negativamente sulla bilancia dei pagamenti ?
(…)
Qualcuno potrebbe dire che non abbiamo ricevuto risposta per l’inerzia dei Suoi uffici, per una pratica dimenticata sulla scrivania di qualche dipendente fannullone perennemente in malattia o per qualche dirigente ignavo o menefreghista.
Certo che, se queste cose succedono proprio nel Suo dicastero, proprio nel periodo in cui, a quanto sembra, la “crociata contro i fannulloniâ€?? sta dando il massimo risultato, c’è ancora molto da fare.
Nella speranza di riuscire a penetrare la fitta trama di ostacoli che Le impedisce di dare la dovuta attenzione alle istanze del software libero, restiamo in attesa di una Sua gradita risposta.
Con ogni osservanza,
per l’Associazione per il software libero
Marco Ciurcina».

Io penso che questa lettera dovrebbe diventare interpellanza parlamentare. Magari attraverso Di Pietro che, in questo periodo, sembra particolarmente vicino al mondo di Internet e offre assistenza legale contro il provvedimento “ammazza-blog” (sempre via Anna Masera).

4 Commenti per “Brunetta, conosci il software libero?”

  1. daniele scrive:
    16 novembre 2008 at 00:07

    A proposito di Brunetta…:
    http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/11/14/in-effetti-unintelligenza-da-nobel/

  2. massimo.sozzi scrive:
    22 novembre 2008 at 11:21

    Forse è tra i commenti all’articolo, comunque diceva De Andrè:
    «un nano è una carogna di sicuro
    perchè ha il cuore troppo,
    troppo vicino al buco del culo».

    NB: in De Andrè, forse, la frase era una critica agli stereotipi della gente. Ma in qualche caso, ci insegnano gli psicologi sociali, gli stereotipi sono utili e ci azzeccano…

  3. b.bottone scrive:
    5 dicembre 2008 at 11:37

    LA FAVOLETTA DELLÂ’ASSISTENTE TECNICO DISOCCUPATO .

    Tutto ebbe inizio nel lontano anno 2000 e , in breve , molti lavoratori degli Enti Locali ebbero riconosciuto nel loro Ente di appartenenza il 4° livello retribuitivo , gestiva allora il Comune di Palermo( Sindaco) il Dr.Leoluca Orlando e gestiva allora lÂ’Ufficio Scolastico Provinciale ( Provveditorato) il Dr.Guido Di Stefano . Col passare degli anni gli Enti Locali ebbero la felice idea di fare transitare i loro dipendenti verso lo Stato e più esattamente nel comparto Pubblica Istruzione , (…)
    Furono emesse delle sentenze inconcepibili perché i Giudici decretarono appunto il passaggio dal 4° livello Enti Locali al 4° livello Stato-Pubblica Istruzione ma in quest’ultimo il 4° livello B2 , essendo di natura diversa dal corrispettivo degli Enti Locali , inquadrava gli Assistenti Tecnici di Laboratorio . A nulla valse l’opzione richiesta dai dipendenti Enti Locali di restare nel proprio Ente e tali sentenze decretarono il passaggio di tale personale nominandolo contestualmente Assistenti Tecnici di Laboratorio . Si premette che tramite un concorso a titoli e per scorrimento di graduatoria si può accedere al ruolo di Assistente di laboratorio solo se si è in possesso dei relativi titoli di corso di studio quinquennale con relativa specializzazione ( corso esclusivamente di natura Statale ) ma tali sentenze , in evidente contrasto con le normative di legge , rendeva i dipendenti Enti Locali Assistenti Tecnici di Laboratorio nello Stato col possesso o della licenza elementare o della Licenza media inferiore .
    (…)
    Proseguendo nella nostra lotta legale , giuridica ed umana aspettiamo risposte e non indifferenza .
    Chiediamo alla ministra On.M. Gelmini di interessarsi e di ricevere una nostra delegazione .
    Chiediamo altrettanto al ministro On.G.Brunetta e alle Istituzioni tutte.
    Chiediamo ai riceventi della presente di divulgarla ulteriormente .

    COMITATO ASSISTENTI TECNICI – PALERMO

    coordata@libero.it
    atipalermo2008@libero.it
    tecniciveterzopa@libero.it

  4. massimo.sozzi scrive:
    8 dicembre 2008 at 10:42

    @b.bottone: mi sono permesso (visto che il blog è di mia proprietà), di attuare alcuni tagli al vostro commento. Ho lasciato comunque tutti vostri riferimenti per chi volesse approfondire.
    Ho fatto alcuni tagli perchè:
    1- il commento non era strettamente collegato al post. A riprova di ciò, l’avete pubblicato contemporaneamente sotto ad un altro post (da cui l’ho cancellato);
    2- era esageratamente lungo.