‘C’e’ anche un diritto di morire, per questo non e’ consigliabile e opportuno l’accanimento terapeutico’, sostiene l’arcivescovo di Torino Severino Poletto, intervenendo sul tema dell’eutanasia durante l’assise del clero della sua diocesi.

Ha aggiunto che ‘ La Chiesa dice no all’eutanasia. Nessuno e’ padrone ne’ della propria vita ne’ della vita degli altri’. Comunque sul ‘diritto a morire’ il prelato ha detto che bisogna rifarsi ‘alla valutazione dei medici’. (fonte: ANSA)

Mi sembra una buona base di partenza per riflettere e confrontarsi su cos’è e cosa non è accanimento terapeutico.

Commenti disabilitati su Poletto e l’accanimento terapeutico

Finanziaria bis…

scritto da il 3 ottobre 2006

Avevo esultato troppo in fretta. Eppure non mi sembra di pretendere molto chiedendo a un governo di sinistra una finanziaria di sinistra.

E invece no, ecco che passa l’aumento del bollo auto. Ma non per le auto super-di-lusso da 80 mila euro. No, passa, per far giustamente piacere all’amico Pecoraro Scarno (di buon senso!), l’aumento per le auto euro 0-1-2-3, le più vecchie, inquinanti e brutte. Ma forse anche le auto di chi non si puo’ permettere di cambiarla! Passa l’aumento di tasse sul gasolio, probabilmente perchè sono le più diffuse e con aumento sulla benzina non si introitava la stessa cifra. Peccato che siano anche le auto che uno compra perchè consumano meno!

Passa l’aumento sulla tassa di soggiorno. Già che gli operai a far le ferie non rinunciano, rendiamogliele ancora più “indimenticabili”!

“Cara” destra, hai ragione che è stato toccato il ceto medio. Peccato che non corrisponda al tuo 10% della popolazione con reddito medio di oltre 70.000 €. E’ piuttosto il vecchio ceto medio, quello che oggi sfiora la soglia di povertà mentre chiede solo di poter continuare a vivere dignitosamente!