mafia 2

Scritto da il 24 novembre 2006

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Il peccato di mafia…

(…) alcuni preti di Palermo affermerebbero candidamente che “il peccato di mafia non esiste” ed è quasi del tutto normale che anch’essi facciano ricorso -per paura, ignoranza od opportunismo- ai padrini malavitosi, “religiosissimi”, per le necessità della parrocchia. A evidenziare questa debolezza del clero locale è stata un’indagine della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo, coordinata da padre Francesco Stabile, storico della Chiesa ed esperto del fenomeno mafioso, Anna Maria Milito, docente di Statistica, e Alessandra Dino, docente di Sociologia giuridica e della devianza.

Lo studio ha evidenziato una situazione non proprio lusinghiera, anche perchè il 30% dei preti intervistati non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione, opponendo un netto rifiuto a farsi intervistare o a compilare questionari. Il 60% dei preti che celebrano la Messa a Palermo si è dimostrato “confuso”, “incerto” nei confronti di Cosa Nostra. Un 20% avrebbe quasi insinuato dubbi sulla mafia come realtà di peccato. Solo il 15% ha dimostrato competenza e coerenza nel conoscere e sapere come contrastare il fenomeno mafioso.

Tratto da Dimensioni Nuove – Dossier (dicembre 2006)

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