Rossi Valentino e l’Election Day

Scritto da il 8 febbraio 2008

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Cos’hanno in comune i due del titolo? Sono stati due tra i temi principali della giornata di ieri. E visto che la campagna elettorale è iniziata, si è potuto vedere come la pensano i due schieramenti.

Quali schieramenti? Parliamo di generiche destra e sinistra. Anche perchè poi, nonostante solitarie corse e fughe, è così che si divideranno nel tentativo di governare.

Iniziamo da Rossi Valentino: il 12 febbraio sembra in programma un incontro con l’Agenzia delle Entrate, che gli addebita di non aver fatto il proprio dovere di contribuente per circa 60 milioni di euro nel periodo 2000-2004; «si annuncia una schiarita dal costo notevole, perché si tratterebbe pur sempre di corrispondere una somma ingente (si parla di 20 milioni di euro), tuttavia assai minore rispetto al ‘conto’ da 112 milioni presentato dal fisco(…), secondo Uckmar (il consulente fiscale), Valentino “pur di poter tornare tranquillo a pensare allo sport, butterà i suoi soldi al vento”, dato che “l’accertamento era illegittimo”» (fonte ANSA.it). Accertamento illegittimo? Un politico perfetto, quando smetterà di correre in moto!

Ma vediamo le reazioni a questo “sconto” di 92 milioni di euro, 178.136.840.000 lire (non riuscite a leggere la cifra? 178 miliardi e rotti in vecchie lire).

A sinistra il commento lapidario della giornalista di La7: “Così sembra che in Italia convenga non pagare”.

A destra il panegirico del Tg2 sulle qualità sportive del Rossi, che tutti gli italiani adorano e vogliono solo vedere tornare a vincere senza il fisco cattivo rompa le uova nel paniere. Evviva l’evasione!

Passiamo all’Election Day: il governo uscente (quindi la sinistra) ha deciso che di concentrare tutte le votazioni in un solo turno, il 13/14 aprile. Un risparmio non indifferente! Storia a parte la fanno le regioni a statuto autonomo, che possono scegliere un giorno diverso dalle politiche, tanto di soldi a loro l’Italia ne passa tanti…troppi!

E a destra? Oltre a considerare gli italiani (almeno più della metà) come dei coglioni, pensano anche che siamo degli impediti, perchè «in una dichiarazione congiunta, il Coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, e il vice coordinatore, Fabrizio Cicchitto affermano: “(…) mettere nelle mani dei cittadini sette schede diverse crea un’inevitabile confusione(…). A questo punto sospettiamo che l’effetto che la sinistra cerca di produrre e’ proprio quello di confondere i cittadini, di far loro dimenticare i disastrosi due anni di governo Prodi, con la scusa di voler far risparmiare tempo e soldi agli italiani”» (fonte AGI.it). Considerato che le schede dovrebbero essere 5 e non 7, capisco la preoccupazione della destra, vista la fatica dei loro coordinatori a contare con numeri così elevati…

Poveri italiani confusi! Speriamo che almeno non sbaglino a votare nuovamente l’Armata di Arcore…

2 Commenti per “Rossi Valentino e l’Election Day”

  1. bakkio2 scrive:
    10 febbraio 2008 at 13:00

    mi elencheresti le schede?
    dici che sono 5,
    1 per la camera
    1 per il senato
    1 per la regione
    1 per la provincia
    1 per il sindaco
    dico giusto?

  2. massimo.sozzi scrive:
    11 febbraio 2008 at 08:42

    Dici giusto! Considera inoltre che 5 è il numero massimo e che non sarà presente ovunque. Il Piemonte, ad esempio, non vota per la regione e Torino neanche per la provincia. Quindi, si avranno al massimo 3 schede se c’è da votare il sindaco.
    Penso che il risparmio sarà notevole, a partire dai contributi ai membri dei seggi, alle forze dell’ordine fino al personale dei comuni, che devono lavorare anche prima del solo giorno delle votazioni per gli adempimenti burocratici.