ma i comunisti mangiano i bambini?

Scritto da il 26 ottobre 2007

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Che il Tg2 sia la voce “ufficiale” della destra in Rai è un dato di fatto. Peccato, perchè quando ho cominciato a guardarlo era un esempio di oggettività con qualche sprazzo di mondanità e leggerezza. Oggi la mondanità e gli animali la fanno da padrone con la nera da pettegolezzo.

Il servizio sulla Rivoluzione di ottobre però potevano proprio risparmiarselo. Perchè mettere in un solo calderone tutto (comunismo-rivoluzione-zar-hitler-sesantotto-mussolini-operaiitaliani) ha fatto solo uscire un senso di schifo per il pressapochismo. Perchè sia chiaro che la risposta più in linea con il servizio è stata quella del senatore di Rifondazione, Fosco Giannini, con le sue masse di contadini e operai allegri e felici per la rivoluzione. Più “in linea” perchè, alla stregua del servizio del tg2, mancava un pò l’oggettività.

C’è bisogno di rivedere la storia, ma senza dimenticare che quando i comunisti si prendevano la cultura, la controparte si preoccupava di investire e guadagnare, senza muovere un dito e sacrificarsi per amore di verità. Controparte chiamata capitalismo, ma che forse in realtà è definibile meglio come “interesse personale”.

NB: per chi non avesse sentito i fatti, ieri il senatore Giannini ha protestato in aula contro il servizio mandato in onda la sera prima dal Tg2, in cui la Rivoluzione d’ottobre è stata presentata come un sanguinoso colpo di Stato, che avrebbe favorito il sorgere del fascismo in Italia, che lo stesso nazismo sarebbe nato per combattere il mostro del comunismo, che la storia avrebbe dimostrato che comunismo e nazismo sono la stessa cosa e che, infine, il comunismo avrebbe manipolato i contadini e gli operai italiani.

4 Commenti per “ma i comunisti mangiano i bambini?”

  1. adiemus scrive:
    26 ottobre 2007 at 11:43

    Il comunismo non è uguale al nazismo, ha fatto più morti…

  2. massimo.sozzi scrive:
    27 ottobre 2007 at 08:54

    Bravo, una riflessione davvero profonda.
    Però adesso propongo di impegnarsi nel risolvere un altro problema, ovvero nella disputa per stabilire chi è più dolce tra zucchero e miele…

  3. MariCri scrive:
    27 ottobre 2007 at 12:38

    Sul servizio, che peccasse di qualunquismo, sono in parte d’accordo con te, ma per il resto, permettimi di dissentire.
    L’intervento del senatore, poi, a mio avviso è stato vergognoso e pieno di demagogia pura. Non è vero che la cultura appartiene solo alla sinistra e gli orrori generati dal regime comunista sono un dato storico. Basti per tutti la lezione di Giovanni Paolo II.
    Io trovo assurdo che nel parlamento italiano ci siano dei partiti che hanno nella dicitura la parola “comunista”, al pari che se ci fosse un partito chiamato “fascisti italiani”.
    Ho scritto un articoletto sull’anniversario della riannessione di Trieste all’Italia, una pagina di storia che per troppo tempo è stata lasciata nel silenzio. In internet si parla degli orrori della dominazione comunista del secondo dopoguerra più che nei libri di storia.
    Comunque hai il merito di saper toccare anche i temi più spinosi sempre con toni civili. La differenza di opinioni può essere occasione di confronto, cosa che i nostri politici non credo abiano ancora ben capito!
    Buon week end e goditi il salone del vino, io purtroppo quest’anno me lo sono perso!

  4. massimo.sozzi scrive:
    30 ottobre 2007 at 15:18

    Il salone mi ha tenuto un po’ lontano dal web! Grazie MariCri per il tuo pensiero e per i complimenti immeritati.
    I totalitarismi hanno da sempre creato solo dolore e morte e bisognerebbe essere capaci di riconoscere gli errori, senza rifugiarsi nelle coperture demagogiche.
    I campi di concentramento, ancora oggi purtroppo “attivi”, sono da condannare indipendentemente dalla bandiera sotto cui sono costruiti. E la prima condanna deve arrivare da chi ne ha raccolto l’eredità.
    Non ho mai avuto una tessera di partito e penso che difficilmente ne avrò una. Penso che il periodo fascista abbia avuto degli aspetti positivi nella sua applicazione ma non nella sua nascita, mentre l’idea comunista-socialista abbia una parte “buona” nella sua costituente e per questo non mi scandalizzo nel vederlo ancora usato come termine. Poi di entrambi bisogna conoscerne e condannarne gli orrori.
    Mi rendo conto di non essere stato lineare ma penso che siano gli argomenti stessi ad avere avuto dei tempi di rottura nel corso degli anni. E non possono essere trattati come unico corpo.