e voi avete trovato?

scritto da il 13 giugno 2007

Lo stereotipo è noto da tempo: “il 50% di chi si iscrive alle facoltà di psicologia lo fa perchè sa di avere dei problemi e vuole risolverli. L’altro 50% non se ne rende conto ma li ha lo stesso”. Mi fermo alla parte ironica dello stereotipo.

Un giorno della scorsa settimana, passando in macchina per Ivrea, la mia attenzione è attratta da un cartello pubblicitario fatto circa così:

Subito non riesco a leggerlo bene, ma noto le parole laurea, psicologia… per farla breve, appena posso mi fermo e leggo il tutto. E’ la pubblicità di un corso di Laurea in Psicologia di un’università privata torinese!!!

A parte il fatto che l’immagine mi sembra più indicata per uno studio di investigazioni, ma poi sembra la conferma dello stereotipo: hai problemi? Non trovi soluzioni? Ecco quello che fa per te: una laurea in Psicologia!

NB: evito di citare esplicitamente la facoltà per due motivi. Primo: ho avuto modo, più volte, di apprezzare il pensiero del suo Preside e il mio post vuol essere critico solo verso la loro pubblicità, non verso ciò che insegnano… fino a prova contraria. Secondo: la congregazione a cui appartengono… beh, qui è proprio meglio lasciar perdere…

Commenti disabilitati su e voi avete trovato?

comunicazione di servizio…

scritto da il 12 giugno 2007

Notizia importante: da giovedì 14 a domenica 17 giugno 2007 Gressoney si trasforma in una piccola Monaco di Baviera… per la tradizionale festa vengono importati direttamente da Kùbach in Germania 15.000 litri di birra!

Noi si pensava di farci un giretto giovedì o venerdì sera. Se volete unirvi lanciate un segnale! O anche solo un’email, anzi fatemi un favore: usate la pagina “contattami” qui a destra, così sperimentiamo se funziona bene.  PROSIT!

Commenti disabilitati su comunicazione di servizio…

riti dei bambini

scritto da il 11 giugno 2007

Mi è capitato, in meno di sette giorni, di assistere e partecipare, dopo qualche anno che non mi capitava, a due di quelli che, per ogni bimbo italiano, si possono classificare come riti di passaggio.

Niente a che vedere con la complessità dei riti di passaggio teorizzati da Lévi-Strauss, ma per l’età in cui si vivono neanche acquetta! E soprattutto non sono momenti facili per la presenza implacabile e incorruttibile dei guardiani dei riti: i genitori con i parenti.

Ma andiamo con ordine: il primo approccio è stato il “Saggio di danza”. Antica usanza, che prevede la novella Fracci investita del gravoso compito di eseguire una rappresentazione impeccabile dei momenti di più alto livello di danza classica. E in occasione di tale rappresentazione, pressochè unica, la famiglia si presenterà con le più moderne e complesse tecnologie audiovisive per riprendere e trasmettere nell’etere amico-familiare le immagini dell’evento. La danza è facilmente sostituibile con recita o garetta sportiva.

Il secondo momento topico è stato la “Prima Comunione”. Rito-recital religioso che implica una folta partecipazione di non adepti (gente che nell’edificio chiesa ci entra solo, o quasi, in quell’occasione) per verificarne l’autenticità. Non essendo sufficiente la presenza della comunità solitamente presente in chiesa, sono invitati a entrare e a documentare i parenti e gli amici del piccolo candidato. Che verificheranno la bella presenza del pargoletto ed, eventualmente, se il telefono squilla non lo spegneranno ma racconteranno così la situazione a chi è fuori. Creando quel clima un po’ scanzonato che alleggerisce la cerimonia, resa un po’ pesante da tutte quelle preghiere di cui si potrebbe farne a meno. Che diamine, è la prima comunione mica la prima messa!

Ah, questi riti di passaggio. Che se non ci fossero gli adulti, il saggio finirebbe per essere “solo” un momento di divertimento organizzato, occasione per una piccola sfida che si concluderebbe con una bella vittoria morale del piccolo/a. E la Prima Comunione rischierebbe di diventare un momento quasi mistico, momento di incontro materiale con una presenza divina da ricordare e a cui aggrapparsi nei momenti futuri di bisogno.

Ma per fortuna ci sono gli adulti a verificare che si salvino gli aspetti importanti…

NB: i momenti a cui ho partecipato io sono stati molto meno “drammatici”. Per il saggio grazie alla grande capacità delle istruttrici di creare un clima sereno tra le bimbe, che hanno così regalato un bel momento di esibizione perchè si vedeva che si stavano divertendo! E alla Prima Comunione perchè al centro è stata messo il bambino e l’intenzione di far festa per un momento importante della vita religiosa. Creando così una gran bella giornata!

Commenti disabilitati su riti dei bambini

S. Massimo di Napoli

scritto da il 10 giugno 2007

Visto che la mia mamma me l’ha segnalato, oggi dedico il post al mio onomastico. Anche se in realtà, questo di Napoli io non lo conoscevo, e preferisco, con gusti un po’ da nordico, il San Massimo primo vescovo di Torino che si festeggia fra qualche giorno. Occasione per doppi auguri!

Massimo, vescovo (IV secolo)

Fu vescovo di Napoli e successe a san Fortunato alla guida della Chiesa partenopea, che diresse  con audacia e grandi capacità umane e pastorali, ai tempi in cui sul trono di Roma sedeva l´imperatore Costanzo Il (337-361). Eccellente teologo, Massimo difese con coraggio l´ortodossia proclamata dal Concilio di Nicea contro Ario, sostenendo (queste erano le tesi conciliari) che Gesù, Figlio di Dio, è della identica natura del Padre. E la cosa non piacque all’imperatore che condannò il vescovo napoletano  all´esilio in Oriente (355- 356), seguendo il destino di molti altri vescovi della Chiesa occidentale.

Allontanato il vescovo legittimo, il suo posto fu preso da un usurpatore ariano, Zosimo, che a Napoli rimase per più di sei anni. A nulla valsero le suppliche e l´anatema che Massimo gli rivolse dall´esilio. Ma la tracotanza di Zosimo, secondo una leggenda, fu debitamente punita. Una lezione con i fiocchi: gli piovve dall’alto e consistette in un blocco totale delle corde vocali ogni volta che doveva prendere la parola in pubblico. Una bella rogna. A Napoli peggio che altrove. E così non riuscendo in alcun modo a parlare, e quindi a predicare, dovette far fagotto e andarsene.

Umanamente parlando a Massimo andò peggio: incappò nelle ire di qualche funzionario zelante nel mettere in pratica le leggi imperiali che volevano lo sterminio dei cristiani. morì martire, in esilio, prima che l´imperatore Giuliano l’apostata (361-363´) decretasse il rientro dei vescovi esiliati. Ma morire per Cristo, spiritualmente parlando, è il massimo.

(La storia è tratta dal sito del Messaggero di Sant’Antonio da Padova)

Commenti disabilitati su S. Massimo di Napoli

Bush e l’insegnante

scritto da il 9 giugno 2007

«Il segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone, ha espresso oggi l’apprezzamento della Santa Sede per l’ opera del presidente Bush a tutela “dei valori della vita, della famiglia, dell’ educazione. (…) Non bisogna soffermarsi solo sugli aspetti problematici dell’ attività di governo (di Bush), ma anche sugli aspetti positivi”, ha sottolineato Bertone (…)». Se la notizia fosse apparsa su un giornale comunista si poteva pensare a una reinterpretazione delle dichiarazioni, invece, anche se sembra più una battuta da vignetta comica, le dichiarazioni sono tratte dal sito di Avvenire (giornale dei vescovi) e quindi c’è da supporre che le parole di Bertone, come sono state dette sono state riportate.

Si capisce chi oggi è il vero terrorista e chi è l’uomo di chiesa e di pace… e qualcuno deve ringraziare che Nostro Signore è stato inchiodato in Croce perchè il giorno in cui scenderà saranno ..azzi amari!

Ah, dimenticavo: non dite che Bush è guerrafondaio perchè come sostiene Casini è da provinciali! :-(

Ma se ci guardiamo attorno c’è di peggio. Domani mister cow-boy-Bush-ammazzo-tutti, per fortuna di Roma e nostra, sarà ripartito, ma a noi resterà quel giudice di Palermo che ha condannato una professoressa a 2 mesi di carcere (!!!!) per aver fatto scrivere cento volte a un alunno (deficiente) la frase “io sono deficiente”. Il povero piccolo tesoro di mamma e papà aveva “solo” preso in giro un compagno dandogli del “finocchio”…qualcuno a Torino si era gettato dalla finestra non tanto tempo fa per una “battuta” del genere.

Forse bisognerà accogliere l’appello di Gramellini e chiudere queste scuole «queste camere di tortura dove si proibisce a un povero fanciullo di dare simpaticamente del «finocchio» a un compagno, ribadendo il concetto con dovizia di particolari e di immagini. Quel talento aveva le carte in regola per sfondare in televisione e un domani in Parlamento, se solo la sadica istitutrice non fosse intervenuta a ingabbiarne la creatività dentro un castigo umiliante. E nel caso in cui il «finocchio» si fosse poi fatto del male, come in un’altra scuola qualche tempo fa? Che domande: sarebbe stato giusto accusare la prof di non aver saputo prevenire la tragedia. Scuole con professoresse simili non si possono tenere aperte un giorno di più. Di bizzarria in bizzarria, sono arrivate a costringere un giovanotto vivace e appena un po’ razzista ad autoinsultarsi per iscritto. Vogliono il ripristino delle punizioni corporali? Bene hanno fatto i genitori della vittima a risponderle per le rime. «Nostro figlio sarà un deficiente ma lei è una c…» E benissimo ha fatto il pubblico ministero che ha incriminato l’insegnante a non ritenere punibile la parolaccia di mamma e papà, considerandone l’alto valore educativo. Datemi retta: è meglio chiuderle, queste scuole. Soprattutto perché quel ragazzino fa la seconda media e ha scritto per cento volte «Io sono un deficente» senza la i».

E poi però non dimentichiamoci di chiudere anche certi tribunali. O almeno di licenziarne certi giudici.

Detto fra noi, nessuno è a conoscenza di una legge che permetta di raccogliere un certo numero di firme per far licenziare questo fenomeno di giudice? Noi siamo lo Stato, lui è un dipendente dello Stato, lui fa male il suo lavoro, noi (lo Stato) lo licenziamo. Non si può? Forse l’Italia potrebbe andare meglio…

guardandomi attorno…

scritto da il 8 giugno 2007

In questi giorni gli impegni quasi inderogabili sembrano incombere come spada di Damocle. E i primi a subirne le conseguenze sono l’aggiornamento quotidiano del blog, le email, la lettura dei vari feed.

Stiamo infatti terminando l’anno scolastico e la mia posizione richiede di fornire “valutazioni”. E, seppur consapevole del ridotto peso che avranno, non riesco proprio ad affrontarle con leggerezza. Ci penso e ripenso, cerco conferme e bocciature per ogni ragazzo che devo valutare. E penso alla fatica che hanno fatto i professori nei miei confronti, fatica della quale nemanco immaginavo l’esistenza. Le ore volano e il tempo è tiranno…
Stamattina però mi sono preso un po’ di minuti di tempo per sistemare la situazione. E si sono accavallati un po’ di pensieri… Così da decidere di presentarli insieme.

Intanto possiamo stare tutti più sereni, entro il 2050 c’è l’impegno per ridurre mediamente l’inquinamento del 50%… e c’è chi si dice soddisfatto?! Qualche giorno fa, avevo cercato di smontare la notizia della cocaina dell’aria. In realtà già se ne vedono gli effetti: lo psiconano-di-Arcore-che-incitava-alla-rivolta-fiscale è divenuto paladino della GuardiaDiFinanza! Fantastico!

E poi, fra qualche giorno, inizierà la “nuova maturità”: professori esterni nella commissione, ammissione e conseguente possibilità di non essere ammessi, nessuna materia insufficiente o detto in termini moderni nessun debito formativo (ma solo fra qualche anno)… nuova?! Ma 10 anni fa quando l’ho fatta io tutte queste cose già c’erano! Ah, dimenticavo che c’erano stati 5 anni di “buongoverno”… che bello tornare al passato!

E poi l’Ivrea nuovamente in serie C2 e le dure accuse del presidente Zucco: il comune li ha lasciati soli! E’ vero, come per tante altre iniziative, piccole e grandi, che potrebbero ridare slancio non solo a Ivrea ma all’intero Canavese!

Troppi pensieri si sono affollati e tanti altri ancora arrivano. E’ meglio fermarsi e tornare alle valutazioni. Ma prima c’è un pezzo di Massimo Gramellini che mi ha veramente colpito: «Era dunque questo l’approdo inevitabile della cattiva politica che costa molto, produce poco e non si fa capire. La disaffezione ha prodotto impotenza. E l’impotenza una rabbia cupa che ora comincia a organizzarsi in atti collettivi di rivalsa. I cittadini non si fidano più dei mediatori sociali e si fanno giustizia da soli. Gli orfani delle ideologie tornano in piazza: non più per cambiare il mondo, ma almeno per spostare un bidone». Che davvero la gente, stanca e stufa, ricominci a scendere in piazza? Attenti solo che non ci sia un “riciclato” pronto a mettersi alla guida… Buona giornata!

Commenti disabilitati su guardandomi attorno…

ieri sera…

scritto da il 6 giugno 2007

Premetto che questo è un post un po’ particolare, dedicato e comprensibile soprattutto da chi ieri sera mi ha tenuto compagnia. Mi sono permesso di prendere spunto dalle email che stamattina stanno arrivando, devo perciò ringraziare gli ignari co-autori del pezzo, indicati tra parentesi dopo le citazioni tra sergentine.

Riassunto della serata di ieri (anche se il poema sarebbe il componimento più indicato per cantare le prodi gesta che ci videro protagonisti):

– 12 eroici sommelier, reduci da una e più (e forse mai più) esperienze marine che ti lasciano il segno;

– la bellissima e accogliente casa di Mario (che non se lo merita perchè stamattina mi tratta male perchè ha paura di bere chinotto!);

– «cibo (…) a profusione…..dal pane fatto in casa alla mocetta al bunet…alle torte salate …..TUTTO PERFETTO!» (Emanuela) e senza dimentica la “caprese destrutturata” e la tartara di cavallo, oltre ai numerosi formaggi che però non mi vedono tra i loro estimatori;

– «sorrisi, (…) chiacchiere e (…) impagabile presenza» (Mario) di tutti noi, di tutti voi che state leggendo e che potrete dire “io c’ero!”;

– il lancio, ancora prima della fine, del prossimo ritrovo. Perchè «chi ha fatto schissa» (la Luce, Erik il Rosso comunemente detto Enrico il Capo) ci è mancato e vorremmo ritrovarci tutti insieme;

– e infine loro, 21 bottiglie, ognuna delle quali (o quasi) avrebbe avuto bisogno di una serata dedicata:
-Champagne Rosè premier cru (Larrier)
-Champagne Grand Rosè (P.Bara)
——————–
-Mersault 1999 (Patriarche)
-Rebula 2003 (Klinec) SL
-Langhe Bianco 2001 “Lorenso” (L.Baudana)
-Rossj Bass 1997 (Gaja)
-Oslavje 1999 (Radikon)
-Coulèe de Serrant 1985 (N.Joly-Clos de la Couleèe de Serrant)
———————-
-Rubro 2003 (F.Todini)
-Cab.Sauvignon 2001″Finissimo” (Canepa) CHI
-Croze Hermitage 1998 “Les Jalets” (P.Jaboulet Aimè)
-Pignacoluse 1999 (Jermann)
-Barbaresco 1999 “Starderi” (La Spinetta)
-Marques de Murrieta Ris.1995 “Ygay (Marques de Murrieta)ESP
-Notarpanaro 1995 (C.Taurino)
————————
-Eiswein 2003 Gruner Veltliner (Stolzrhof) OST
-T.B.A. 2001 Zerfandler (Stadlmann) OST
-B.A. 2005 (Rheinhessen)D
-Banyuls 2003 (Berta-Maillon)
-Sciacchetrà 1976 (?) (Massucco)
-Gewurztraminer-Semillon 2002″Late Harvest”(Canepa)CHI

Buona giornata a chi, con un po’ di invidia, mi sta augurando tante cose belle!

chinotto Abbondio

scritto da il 5 giugno 2007

Ieri sera ho assaggiato il chinotto dell’azienda Abbondio. Sulla bibita il giudizio è positivo, ma quello che mi ha maggiormente colpito è stata la forma, direi sinuosa, della bottiglia.
C’è un motivo perchè la bottiglia è così conformata: deve fare da contenitore ad una biglia che quando si apre cade all’interno della bibita. Se la struttura del vetro è fatta in modo tale che se si versa dalla parte giusta la biglia viene bloccata e non impedisce l’uscita della bevanda. Spettacolare!

Sono andato a cercare su Internet se c’era qualche notizia in più, anche sulla funzione della biglia. Non ho trovato nulla ma il produttore ha un sito (www.abbondio.it) interessante e con la possibilità di acquisti online dei suoi prodotti. Prima però devo confrontare con i prezzi del negozio per vedere se ne vale la pena. Cin cin!

SS. Trinità

scritto da il 3 giugno 2007

Penso che la Trinità sia uno dei concetti meno facile da comprendere o anche solo a cui credere. Ma contemporaneamente uno dei più affascinanti!

Ieri sera, durante la predica, don Silvio ci ha regalato una definizione di Trinità veramente bella:

“CONVIVIALITA’ DELLE DIFFERENZE”

Buona domenica!

PS: don Silvio ha detto che la definizione gliel’ha insegnata Monsignor Bettazzi, ma la paternità è di Monsignor Tonino Bello, un vescovo che purtroppo è morto troppo presto.

Commenti disabilitati su SS. Trinità

Sto guardando in televisione la sfilata ai Fori Imperiali delle Forze Armate. Ed è assolutamente emozionante!

Serve o non serve, sei d’accordo oppure no, ami le guerra o odi qualunque forza armata? Non importa, oggi la sfilata è spettacolare ed è uno dei tanti modi per festeggiare la nostra Repubblica. Sperando che, almeno per oggi, tutti abbiano il buon gusto di festeggiare e fare silenzio. Guardate Bertinotti e prendete esempio. Rimarranno poi 364 giorni per, purtroppo, sputare nel piatto in cui si mangia…

Buona Festa della Repubblica a tutti!

ps: per chi volesse fare inutili polemiche, ricordo che l’altro modo di festeggiare la Repubblica sono i tantissimi concerti che si svolgono in tutta la nostra Penisola. Quindi non dite che il 2 giugno è solo una festa militare!

Commenti disabilitati su 2 giugno, Festa della Repubblica

cocaina…o diossina?!

scritto da il 1 giugno 2007

Lo spunto per il post di oggi l’ho ricevuto in latteria: il discorso verteva sulle tragedie familiari di questi giorni. Quando ad un certo punto è uscita la frase: «…la gente va fuori di testa, ma d’altronde con quello che respiriamo oggi…avete sentito ieri sera, al telegiornale hanno detto che respiriamo cocaina…» Ah! Per fortuna che c’è il telegiornale che seriamente ci informa… ma provate a leggere cosa scrive oggi Alessandro Marescotti:

«Vorrei esternare il mio stupore verso una notizia apparsa qualche ora fa: c’è cocaina nell’aria di Roma e di Taranto.

Lo dice il CNR, precisamente l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico. Invece di informarci sul mercurio e la diossina… ci danno questa informazione spettacolo che porta l’attenzione altrove.

(…) Ma cerchiamo di capire come mai questa notizia così bizzarra (e poco importante da un punto di vista del monitoraggio della qualità dell’aria) è stata data in pasto ai mass media.

L’istituto che si occupa di inquinamento atmosferico nel CNR è diretto dal dott. Ivo Allegrini.

Egli è stato anche consulente di parte di Riva nel processo per l’inquinamento Ilva di Taranto.

In questi giorni il CNR si sta per occupare – su incarico dell’Ilva – della rilevazione della diossina, dopo l’allarme sollevato da PeaceLink a Taranto (si veda www.tarantosociale.org). A Taranto infatti l’Ilva di Taranto immetterebbe nell’atmosfera il 90% di tutta la diossina nazionale.

Praticamente l’ANSA nazionale e tutte le principali testate hannopreferito dare questa notizia “intrigante” (e irrilevante) della cocaina e non quella fornita da PeaceLink con la conferenza stampa di poche ore fa: ossia che il 62% del mercurio italiano disperso nelle acque è scaricato in mare dall’Ilva di Taranto.

Tutto documentato su www.tarantosociale.org

Sono veramente allibito»

E io con te Alessandro! Io ho provato a spiegare la situazione in latteria, ma la notizia che si poteva sniffare cocaina a gratis semplicemente passeggiando sembra essere più affascinante.

Benvenuta Emma!

scritto da il 1 giugno 2007

Tantissimi cari auguri a tutta la famiglia Biolatti! Che da stanotte sono ufficialmente un quartetto!

E dopo i web-auguri spero di vedere presto la nuova arrivata!